In attesa dei risultati dei rilievi effettuati con una indagine strumentale dall’Arpa la notte del 6 maggio scorso sui rumori prodotti dal cantiere notturno di Rfi all’interno dello scalo ferroviario di Santa Teresa di Riva, e davanti ai condomini di via Regina Margherita i cui residenti ormai vivono notti insonni da molto tempo, spopola su You-tube un video girato da uno dei residenti nel quale si vede l’attività del cantiere nella notte e si sente il rumore che questa attività produce. Veramente insopportabile, anche per chi ormai da tempo ha munito le finestre di doppi vetri e di altri accorgimenti per abbattere l’inquinamento acustico. Il video documenta il momento topico quando avviane il travaso del cemento dalle betoniere su gomma alle betoniere su rotaie. Ed uno dei residenti, il signor Pippo Triolo, dopo l’ennesima notte insonne, ci ha scritto una e.mail per denunciare questa situazione di invivibilità. “Oltre al rumore assordante – scrive Pippo Triolo – si verifica la fuoriuscita di gas di scarico dai potenti motori spinti al massimo proprio per poter effettuare l’operazione di travaso. Nonostante la mia abitazione sia provvista di infissi con vetri doppi, gli ambienti, soprattutto quelli che sporgono sullo scalo, si impregnano di questo gas irrespirabile. Questo per dire che non è soltanto l’inquinamento acustico il problema (che va certamente risolto), ma c’è un pericolo molto più serio che è l’inquinamento atmosferico di tutta la zona adiacente e soprattutto per le abitazioni a ridosso come il nostro edificio. Il rumore lo sopportiamo giorno e notte già da oltre un decennio, per i continui lavori che si susseguono presso la scalo, ma in quest’ultimo periodo si è oltrepassato ogni limite. Non possiamo più vivere con l’incubo di dimenticare una finestra aperta. L’imminente arrivo della stagione estiva, ci terrorizza, in quanto non possiamo tenere sempre chiusi gli infissi per limitare l’ingresso della polvere e soprattutto dei gas di scarico dei macchinari sempre con i supermotori (rigorosamente a gasolio) accesi”. L’appello finale è rivolto all’amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva che, tuttavia, nonostante gli sforzi non riesce a trovare il bandolo della matassa. C’è anche un invito a far rimuovere la discarica esitente all’interno dello scalo merci per i materiali di risulta abbandonati.