18.3 C
Santa Teresa di Riva
lunedì, Novembre 25, 2024
HomeAttualitàS.Teresa, Bartolotta assolto dalla Corte dei Conti

S.Teresa, Bartolotta assolto dalla Corte dei Conti

La sezione di appello della Corte dei Conti ha assolto l’ex sindaco di Santa Teresa di Riva, Nino Bartolotta, dal pagamento della sanzione di quasi 10 mila euro in favore del comune di Santa Teresa di Riva, per omessa vigilanza sulla riscossione degli oneri di urbanizzazione (circa 50 mila euro, spese e interessi compresi) dovuti al comune dalla società “Cinquestelle srl”. Nella sentenza riformata la corte di appello indica nei dipendenti comunali i veri responsabili della mancata vigilanza sui pagamenti della “Cinquestelle” che aveva pagato solo le prime rate. Il Comune è stato condannato al pagamento delle spese. Bartolotta è stato difeso dall’avv. Antonio Andò di Messina. La vicenda che in primo grado ha visto condannato Bartolotta ed assolti i responsabili degli uffici urbanistica e finanziario del comune di S.Teresa di Riva, prese l’avvio nel 1994 quando i tecnici contestarono alla società “Cinquestelle srl” di avere eseguito la costruzione di un fabbricato di civile abitazione in via Lungomare Bucalo “in parziali difformità rispetto alle concessioni edilizie”. Venne irrorata una sanzione amministrativa per 57 milioni di lire che la società chiese di pagare in 24 rate. Pagata la prima, propedeutica al rilascio della concessione edilizia in sanatoria, e poi altre tre rate, quindi i pagamenti si interruppero con la rata di ottobre 1994. A settembre 2000 il comune chiedeva alla Cinquestelle il pagamento di oltre 77 milioni di lire “quale somma derivante dall’importo della sanzione amministrativa non ancora versata, oltre interessi e rivalutazione”. La società fece ricorso al tribunale che dichiarò prescritto il diritto del comune a riscuotere essendo trascorsi i cinque anni dalla data in cui tale diritto doveva essere fatto valere. Vicenda chiusa, mentre il comune di S.Teresa dovette corrispondere ai propri legali parcelle per oltre 8 mila euro oltre alle spese di giudizio per 4300 euro. Il pm contestava il danno all’erario per la sanzione amministrativa non recuperata al sindaco ed ai sei funzionari. La Corte di Conti, con sentenza depositata il 26 aprile dell’anno scorso, riconobbe l’estraneità dei coimputati, perché a S.Teresa la legge Bassanini del 1996 venne applicata solo nel 2003, e fino ad allora tutti i provvedimenti amministrativi passavano alla firma del sindaco. Il collegio (presidente Lo Presti) riconobbe un danno erariale di 52 mila euro, condannando Bartolotta al pagamento della settimo parte. Un anno dopo, con la sentenza di appello, il Comune non riscuoterà manco quei settemila e rotti euro, e dovrà pagare anche le spese. Cornuto e mazziato, come si suol dire.

I piu' letti

P