Grande attesa oer l’Ottava, il giorno conclusivo dei festeggiamenti in onore di S.Filippo d’Agira, che a Limina è più importante della festa vera e propria che è iniziata sabato e domenica scorsa. La giornata si divide in due parti: nella mattinata si celebrano due messe e dopo l’ultima vi è la consueta processione del santo per le vie del paese. Nel pomeriggio verso le ore 17 si svolge la “Rievocazione dei miracoli”: il santo viene portato fuori dal centro abitato sul monte Calvario e sul monte Durbi, poi viene riportato in paese per una serie di giri e sobbalzi per le vie interne dell’abitato (da qui la definizione di “santo che balla”), in tarda serata viene ricondotto in chiesa in un tripudio di giochi pirotecnici. Intanto a Limina si è parlato di san Filippo anche in un incontro moderato dal giornalista Nino Versaci, presso il polifunzionale «Scaldara» per la presentazione di un libro di Gaetano Amoruso, «Filippo di Agira: storie, opere e manoscritti del Santo persecutore di demoni». La cerimonia di presentazione è stata aperta dai saluti degli organizzatori: Filippo Ricciardi, sindaco del Comune di Limina, Salvo Bonfirraro, editore del volume, Luigi Rizzo, ex assessore e componente della commissione «San Filippo» che ha fortemente voluto l’iniziativa. Non potevano mancare il parroco liminese, don Paolino Malambo, e ovviamente l’autore, Gaetano Amoruso.