Scifì (Forza d’Agrò) – Nella partita più attesa di questa 32 giornata di ritorno, il Forza D’AgròScifì, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, cade nella sua roccaforte, perde l’imbattibilità interna ma, soprattutto, deve dire quasi addio ai sogni di promozione. Per il Savoca, invece, la vittoria in questo derby della valle d’Agrò, rappresenta un altro tassello importante nella corsa per il secondo posto che le potrebbe facilitare, negli spareggi play off, il cammino verso la Seconda categoria. Infatti, i savocesi sono ormai qualificati (terza volta consecutiva), per la fase finale della lotteria spareggi che dovrebbe consentire ad un’altra squadra, dopo l’Alì Terme, di potere approdare al campionato di II categoria. Le due squadre, consci dell’importanza della posta in palio, si sono affrontate a viso aperto. I continui capovolgimenti di fronte consentono ai savocesi di portarsi in vantaggio con Danilo Impellizzeri che approffitta di un assist di Filippo Ragusa. Sotto di un gol, il Forza d’AgròScifì , davanti al proprio pubblico, tenta di reagire, ma il pareggio giunge solo, al 37’, quando un colpo di testa del difensore Robeto Spinella colpisce la parte superiore della traversa e nella ricaduta Bartorilla è il più lesto di tutti a mettere in rete di testa il gol del pareggio con la difesa del Savoca completamente ferma. La ripresa è un susseguirsi di azioni, proteste e contestazioni nei confronti del direttore di gara, Gemellaro, da parte dei savocesi, reo di essere stato troppo fiscale nei confronti della squadra ospite e di avere allungato il match per quasi 10’, al termine dell’incontro. Al 53’, ospiti pericolosi in area avversaria, ma Smiroldo anticipa Casablanca al momento del tiro in porta. Capovolgimento di fronte con Bartorilla che riesce a penetrare in area tutto solo, ma ritarda il tiro e Miceli salva la propria porta. Continuano ad attaccare i forzesi e, al 61’, capitan Carciotto tutto solo colpisce bene di testa in tuffo, ma Miceli gli mette una pezza arpionando la sfera sulla linea di porta. Al 65’, nel momento migliore della compagine del duo tecnico Spadaro – Mancuso, i savocesi, in contropiede, riescono a riportarsi nuovamente in vantaggio con Danilo Impellizzeri che, su perfetto assist di Casablanca, si presenta solo davanti a De Clò che nulla può sul diagonale del centrocampista ospite. La reazione dei forzesi comincia a prendere corpo all’86’, quando Caponiti conquista palla sulla trequarti, ma il tiro dal limite lambisce il palo alla sinistra di Miceli. Al 90’, Il direttore di gara, tra l’incredulità generale, segnale ben 7’ di recupero. Sette minuti finali che, poi, saranno nove, in cui inizia un’altra partita. I forzesi credono nella rimonta, ma il Savoca tiene duro e la partita s’incattivisce. Al 93’, pressing dei padroni di casa con Caponiti che si libera in area e batte a colpo sicuro in porta, Miceli d’istinto alza miracolosamente sopra la traversa. Furibonda mischia sotto la porta savocese, su angolo di Carciotto, con il libero Smiroldo che rimane dolorante a terra. Il giocatore forzese toccato duro è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per problemi alla schiena e una ferita al setto nasale. Padroni di casa in 10. Al 96’, il Savoca ha l’opportunità di chiudere definitivamente la contesa. Su lancio di Triolo, Spadaro se ne va tutto solo, in contropiede, ma , sull’uscita di De Clò, fallisce clamorosamente il 3 a 1 spedendo a lato la sfera. Partita sempre più intensa, in attesa del fischio finale che non arriva. Al 98’, Crupi si libera e dal limite dell’area lascia partire una legnata, Miceli è battuto, ma la sfera sibila il palo alla sinistra del portiere ospite e finisce fuori. Subito dopo arriva il fischio del contestato Gemellaro. Per i savocesi è una vera e propria liberazione, ma il secondo posto è salvo. Perora. I forzesi, invece, devono dire quasi addio agli spareggi promozione, dopo un campionato di notevole spessore tecnico ed agonistico.