Il presidente Ricevuto, congiuntamente al dirigente provinciale di Protezione Civile Pippo Celi, così come è stato fatto per Forza D’Agrò, e come aveva sollecitato il capogruppo Udc Matteo Francilia, ha annunciato di avere chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza della Regione Siciliana, all’Ufficio territoriale del Governo di Messina ed al Dipartimento Nazionale e Regionale della Protezione Civile, il riconoscimento dello stato di calamità naturale e di emergenza anche per il territorio dei comuni di Sant’Alessio Siculo, Castelmola, Taormina, Letojanni, Roccafiorita, Gallodoro, Mongiuffi Melia ed Antillo in quanto“risulta particolarmente grave la situazione delle strade provinciali che sono esposte al rischio incombente di crollo di blocchi rocciosi e da movimenti franosi che hanno provocato in più punti fenomeni di dissesto che hanno sconnesso il piano viabile compromettendo il transito e la cui evoluzione potrebbe provocare la totale interruzione della stessa. Pertanto, sulla base della grave situazione di rischio della pubblica e privata incolumità ed al fine di consentire il transito in sicurezza, essendo dette strade, in alcuni casi uniche principali vie di accesso e fuga per i centri abitati della zona, oltre alla dichiarazione dello stato di calamità ed emergenza, si chiede, in ogni caso, l’erogazione di un finanziamento straordinario urgente”. Intanto il consiglio comunale di Forza D’Agrò si appresta a chiedere la dichiarazione di stato di calamità per il nubifragio del 16 aprile. La convocazione è stata fissata dal presidente Melita Gentile per martedì 17 marzo alle ore 17,30. Analoga richiesta, si ricorderà, era stata avanzata dal presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, in considerazione del grave dissesto in cui si era venuta a trovare la strada provinciale 16 che da Capo Sant’Alessio porta a Forza D’Agrò e sulla quale si erano registrate una serie di frane e smottamenti che solo per un caso non hanno provocato l’isolamento viario del comune jonico, visto che la sp 16 rappresenta l’unica via di fuga. Ma il dissesto riguarda tutto il territorio di Forza D’Agrò e parte di quello limitrofo di Sant’Alessio, come ha dimostrato il cedimento del costone che sovrasta la strada statale 114 rimasta chiusa per venti giorni in seguito al collasso di cinquanta metri del muro di contenimento subito dopo il secondo tornante, al km.38. Intanto continuano a cedere le strade provinciali. Oggi è la volta della sp23 nei pressi dell’abitato di Misserio (Santa Teresa di Riva).