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Forza D’Agrò, ancora crolli nelle mura della fortezza

Nuova ondata di pioggia battente e nuovi crolli a Forza D’Agrò. Stavolta a cedere è stata una porzione della cinta muraria della fortezza normanna. A poche decine di metri dal crollo avvenuto nel 2006, stavolta i crollo ha messo a nudo alcune tombe che erano limitrofe alla cinta muraria. Il sindaco Fabio Di Cara ha immediatamente informato il soprintendente ai beni culturali, Salvatore Scuto, e provveduto a far transennare l’area interessata. La triplice cinta muraria con le caratteristiche strette feritoie ed il campanile della chiesa del Crocifisso, erano gli ultimi manufatti rimasti integri fino a qualche anno fa, di quello che fu il castello edificato su ordine del Gran Conte Ruggero nel XII sec. sui resti di una fortificazione esistente, subito dopo la liberazione dagli arabi e poi ricostruito dai notabili forzesi nel 1595. Fino al 1986 il castello è stato adibito a cimitero, poi, con la costruzione del nuovo camposanto, centinaia di tombe vennero trasferite, tranne quelle vincolate dalla soprintendenza. Per il consolidamento del costone di contrada Magghia (versante nord) dal quale si staccarono nel 2008 alcuni massi che si riversarono sulla sottostante strada per Vignale, travolgendo auto, impianto di illuminazione e acquedotto, e su cui sorge il castello, dopo i primi interventi tampone per mettere in sicurezza il costone e riprendere la transitabilità della strada, quest’anno dall’assessorato regionale al territorio ed ambiente sono giunti un milione e 250 mila euro per i lavori di completamento, che ancora non sono stati appaltati. Era poi venuta la eccezionale ondata di pioggia tra la notte tra il 15 ed il 16 aprile che aveva provocato un vero disastro lungo tutta la strada provinciale 16 che da Capo Sant’Alessio porta a Forza D’Agrò. Frane e cedimenti in almeno quattro punti diversi e distanti l’uno dall’altro, compresi quelli consolidati nel 2009, sino al collasso della sede stradale per 30 centimetri nella zona di Roccapizzuta e la spada di Damocle rappresentata dai massi in bilico sulla carreggiata che hanno costretto la provincia a limitarne il traffico ed a disporre la vigilanza dell’area. Il sindaco con una propria ordinanza ha mobilitato la squadra di rocciatori al lavoro a Spitalio. Nei prossimi giorni quei grossi massi dovrebbero essere fatti brillare. In questi giorni sono in corso i lavori di consolidamento del costone di contrada Spitalio (versante sud est). Ma il dissesto in atto ha messo a nudo la fragilità del territorio.

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