Nulla osta della Curia per la demolizione della vecchia chiesa sconsacrata di Misserio nella quale in questi ultimi tempi si sono verificati crolli e cedimenti che hanno messo seriamente in pericolo l’incolumità pubblica. L’area verrà donata al comune di Santa Teresa di Riva che si farà carico dei lavori di demolizione e messa in sicurezza dell’area. Ora manca solo la firma del parroco di Misserio, don Carmelo Mantarro, legale rappresentante della parrocchia di San Vito, sull’atto di trasferimento della proprietà, così come stabilito tra Curia e Comune. Nei giorni scorsi, dopo l’allarme per i nuovi crolli, il sindaco di Santa Teresa di Riva ha incontrato una rappresentanza di cittadini ai quali ha esposto i fatti. Presenti oltre ad Alberto Morabito anche gli assessori Carmelino Lombardo (patrimonio) e Gianandrea Agnoni (sport), i consiglieri comunali Pippo Arpi e Vittorio Chillemi, il parroco Carmelo Mantarro ed il diacono Carmelo Ucchino. Chillemi e Lombardo hanno ripercorso gli ultimi due anni e mezzo dell’iter per ottenere il trasferimento del vecchio rudere e della diffida della procura a mettere in sicurezza l’area. Il sindaco Morabito ha quindi tranquillizzato i residenti che non appena verrà formalizzato l’atto saranno avviate le procedure per la demolizione, realizzando sull’area ricavata verde attrezzato, parcheggi e un piccolo impianto sportivo per il calcetto per un investimento immediato di 100 mila euro. Sarà anche riqualificato l’attiguo edificio della ex scuola elementare, ora in disuso, per ospitare gli uffici della delegazione municipale, un centro anziani, gli spogliatoi per il campo di calcetto, lasciando alla parrocchia un’area di 80 mq. per le proprie attività. Tutto questo per un investimento di 600 mila euro che dovrebbero essere finanziati con i progetti inseriti nel Pist jonico “Terra dei Miti”. All’amministrazione comunale ed al consigliere Vittorio Chillemi, che si sta spendendo senza lesinare energie per bonificare l’area di via Padano, è arrivato il pieno sostegno dei consiglieri provinciali Matteo Francilia e Pippo Lombardo. Adesso non c’è che aspettare che il sacerdote si decida a firmare.