Roberto Moschella è da questa mattina ufficialmente il capogruppo di “Futuro e Liberta” costituito nel consiglio comunale di Santa Teresa di Riva. Filippo Miano ne sarà il vice. Si completa, quindi, il percorso iniziato tre anni fa dai consiglieri Moschella, Bucalo e Miano a cui proprio nei giorni scorsi si è aggiunto Sturiale. L’assestamento consentirà ora al gruppo, che in maggioranza affianca quello di “Città Libera” del quale è capogruppo Pippo Arpi, di presentare quelle proposte che potrebbero mettere un po’ di sale sulla coda dell’amministrazione Morabito verso la quale i quattro consiglieri non hanno risparmiato critiche, tanto da far pensare ad un disimpegno dalla maggioranza stessa. “Non è così – ha ribadito Roberto Moschella – le nostre critiche servono a dare una scossa soprattutto al sindaco Morabito che non può continuare ad amministrare da solo. Non è vero che si stiano stringendo alleanze a destra ed a manca per fare finire prematuramente la consiliatura, ma è chiaro che questa situazione non può durare”. —- La gestione Morabito non vi piace? “Non c’è condivisione delle scelte, non c’è collegialità”. — Cosa proponete? “Innanzi tutto la riduzione degli sprechi, e ce ne sono tanti, per destinare più risorse per garantire servizi essenziali senza pesare sulle tasche dei cittadini che già sono super tassati. Occorre prestare maggiore attenzione ai bisogni della gente”. — Tasse troppo pesanti? “Certo, dovute anche agli sprechi. Non è tollerabile, per esempio, che un loculo a Santa Teresa di Riva costi 4 mila euro: non si può nemmeno morire. E la mensa scolastica che parte ogni anno in ritardo perché non c’è sufficiente copertura”. — Lei quali sprechi eliminerebbe? “Prima di tutto ridurrei le indennità di carica che ogni anno ci costano 200 mila euro, poi certe prebende ad associazioni e circoli che ci costano altri 100 mila euro”. — Solo questo? “Eh no. Investiamo sulle professionalità dei dipendenti comunali e rivediamo le carriere, per esempio, cominciando col bandire i concorsi interni per gli ausiliari che svolgono il lavoro di vigili urbani senza averne il relativo corrispettivo in busta paga. Nel corpo di polizia municipale ci sono sei posti liberi dovuti ai recenti pensionamenti, che possono essere coperti da altrettanti ausiliari già in servizio. Il cambio di categoria, da A e B a C costerebbe solo qualche migliaio di euro al mese per tutti e sei”.