Roccalumera – Per la costituzione di una società in huose del Servizio Idrico Integrato, lunedì si riuniranno a Roccalumera, comune capofila, i sindaci del comprensorio jonico del Messina. Alla riunione, che riveste una certa importanza per la gestione del servizio idrico lungo i comuni della fascia jonica, parteciperà anche il presidente della Provincia, on. Nanni Ricevuto. Questo incontro nasce dall’esigenza di demandare ad una società mista, pubblico-privato, il futuro del servizio idrico nei comuni di Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Fiumedinisi, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Itala, Limina, Mandanici, Nizza di Sicilia, Pagliara, S.Alessio Siculo, S.Teresa di Riva, Savoca, Scaletta Zanclea e naturalmente Roccalumera. Secondo il sindaco di quest’ultimo comune, avv. Gianni Miasi, si continua a perdere tempo visto che il “progetto conoscenza” stenta a decollare e che “al nord sono attivi da almeno cinque anni, mentre qui siamo ancora in alto mare”. Poi Miasi ha concluso: “lunedì faremo il punto della situazione, con la speranza che tutti i sindaci presenzieranno alla riunione”. In verità non tutti i comuni hanno attivato le procedure, per cui sulla programmazione degli interventi si potrebbe configurare una perdita di finanziamenti. Secondo i “richiami” della Provincia, i comuni di Limina, Forza d’Agrò e Mandanici non avrebbero fornito le cartografie; mentre Roccalumera avrebbe fornito i dati tecnici incompleti. Anche i comuni di Savoca (informazioni), S.Teresa di Riva (cartografie) e Scaletta Zanclea avrebbero fornito dati incompleti. Quest’ultimo comune, addirittura, avrebbe fornito insufficienti i dati economici, demografici e delle cartografie. Raggiungere un’intesa sarebbe necessario per i diciassette comuni dell’Ato3, non foss’altro per scongiurare la perdita dei finanziamenti.