Dieci comuni chiedono ampliamento casello di Taormina

Dieci comuni chiedono l’ampliamento del casello di Taormina. Le giunte dei comuni di Letojanni, Taormina, Giardini Naxos, Castelmola, Mongiuffi Melia, Gallodoro, Forza D’Agrò, Sant’Alessio Siculo, Limina, Roccafiorita, stanno ratificando il protocollo d’intesa che era stato sottoscritto lo scorso 19 ottobre a Letojanni dai rispettivi sindaci, per la individuazione degli interventi strutturali nell’area del casello autostradale di Taormina e realizzazione di svincolo aggiuntivo. Fin dalla data di apertura al traffico trenta anni fa il casello di Taormina per l’esiguità dell’area su cui è stato realizzato, ha rappresentato un elemento di turbativa al traffico sia in ambito autostradale che sulla ss 114 in attraversamento dei centri abitati di Letojanni e Taormina, nel tratto compreso tra Capo S.Alessio e Capo Taormina. Nel corso degli anni la situazione si è progressivamente aggravata ed oggi si manifesta in tutta la sua drammaticità particolarmente nel periodo estivo per l’aumento dei flussi turistici ma sistematicamente nei fine settimana ed in concomitanza con i grandi eventi di Taormina. In dette circostanze si registra la paralisi del traffico in tutto il comprensorio con il formarsi di pericolose code in autostrada e sulla ss 114 dove è impossibile il transito ai vari mezzi di soccorso ed alle ambulanze dirette al vicino ospedale di Taormina. Poiché la situazione del traffico non è più sostenibile per il riflesso diretto che essa ha sulla sicurezza dell’utenza stradale e sui cittadini dell’area dei comuni che gravitano nell’area del casello di Taormina di fatto prigionieri nelle circostanze, si impone quindi con urgenza una azione sinergica ed incisiva da parte delle amministrazioni comunali interessate che d’ora in avanti intendono procedere con una serie di incontri per la individuazione di una soluzione unitaria per la decongestione del traffico sia nell’area del casello che sulla SS 114 nel tratto tra Capo Taormina e Capo S.Alessio. I sindaci successivamente alla ratifica del protocollo da parte delle municipalità, si riuniranno per scegliere il comune capofila quale ente attuatore ed avviare ogni iniziativa atta a risolvere il problema che non è solo comprensoriale.