Nino Bartolotta, 56 anni, ex sindaco di Santa Teresa di Riva, ex assessore al comune di Messina ed ex commissario all’Ente Fiera di Messina, ha perso anche in appello la causa promossa per avere portato la moglie a Fuveau in Francia per il gemellaggio tra le due cittadine a spese del comune. Peculato l’accusa che nel 2005 in primo grado gli costò una condanna a due anni e successivamente alla sospensione per 18 mesi dalla carica di consigliere provinciale a cui era stato eletto nel 2008 con1165 voti nella lista dell’Mpa. Rientrato in consiglio alla scadenza della sospensione, Bartolotta venerdì scorso ha affrontato il processo di appello che a quanto pare avrebbe portato all’aggravamento della condanna perché gli sarebbe stata contestata a l’accusa di abuso d’ufficio. Se questo dovesse essere confermato Bartolotta decadrà dalla carica ed il suo seggio sarà assegnato al primo dei non eletti Toni Muscarello, ex presidente del consiglio di Alì Terme, che lo aveva già sostituito durante il periodo di sospensione. Però nel frattempo Muscarello è passato con l’Udc per cui “Sicilia Vera”, il movimento nel quale frattanto Bartolotta era confluito, per un consigliere e questo modifica i piani dell’on. Cateno De Luca che mirava ad un assessorato per un suo protetto. Per Bartolotta scatterebbero le condizioni previste dall’art.58 e 59 del D.LGS 267/2000, in tema di ordinamento degli Enti Locali. Bartolotta nel 2008 ha anche subito in primo grado una condanna per abuso d’ufficio a un anno e sei mesi. Anche questa legata al periodo della sua sindaca tura a Santa Teresa di Riva. Tornando all’appello, pena confermata (per il peculato) anche per il vice sindaco Massimo Rizzo e per il consigliere comunale Alessandro Fleres allora fedelissimi di Bartolotta oggi confluiti in Futuro e Libertà (Rizzo) e Udc (Fleres). Ora Bartolotta, Rizzo e Fleres, che avevano rimborsato al comune le poche centinaia di eruo spese per il soggiorno delle rispettive consorti durante i giorni del gemellaggio, dovranno ricorrere in cassazione.