Il depuratore di Sant’Alessio, posto in esercizio in contrada Cassarina, risulta sprovvisto della prescritta autorizzazione regionale allo scarico. Lo ha accertato l’Arpa di Messina che ha notificato al comune la violazione amministrativa per la quale era prevista una sanzione da un minimo di 6000 euro ad un massimo di 60 mila. La notifica ha fatto sobbalzare dalla sedia il sindaco Giovanni Foti ed il direttore dell’area tecnica, arch. Gaetano Faranna, che hanno immediatamente controdedotto a quanto contestato dall’Arpa. Il “verdetto” è arrivato in questi giorni. La Provincia ha preso atto della memoria difensiva formulata dall’amministrazione comunale e rideterminando la sanzione amministrativa in 258 euro, da pagarsi entro trenta giorni. Cosa che l’amministrazione comunale di S.Alessio si appresta a fare. Infatti, anche se l’autorizzazione allo scarico è stata rilasciata nell’ottobre del 1991, il comune ha sostenuto che non era ancora scaduta. A scanso di pericoli gli uffici dell’area tecnica sono stati attivati per predisporre gli atti per il rinnovo da inoltrare alla Regione. Curioso, però, che da un “minimo di 6000 euro” si è passati a “258 euro più 15 euro per la notifica”. Il sindaco di Sant’Alessio ne deve avere di santi in paradiso…