Giardini Naxos – Lo sfogo di Giuseppe Caggegi presidente dell’Asd Sporting Club Giardini c’è stato. Ma è stato corretto, contenuto, lineare, senza attacchi frontali. La sua squadra non si è presentata a Forza d’Agrò perché col suo calendario sapeva di giocare domenica. Nessuno l’ha avvisato che la partita sarebbe stata giocata di sabato. Sabato sera, invece, ha ricevuto un messaggio dalla Figc di Messina, in cui si evidenziava che aveva perso la partita a tavolino. Nella lunga conversazione avuta con il sig. Giuseppe Caggegi è emerso il suo rispetto verso gli altri e la sua signorilità verso il prossimo. “Io faccio il panettiere, e lavoro di notte, ha dichiarato Caggegi. Quello che faccio è il mio amore verso il calcio, ma anche per far divertire questi ragazzi. A noi non ci interessa vincere o perdere. Il nostro obiettivo è di conoscere altre persone, altri giocatori, altre squadre, di frequentarci, di stringere rapporti di amicizia. Ma non tutti la pensano come noi”. Poi il presidente dello Sporting Club si è rivolto alla Figc e alla dirigenza del Forza d’Agrò: “La Figc quando dovevamo perfezionare l’iscrizione, ad inizio campionato, cioè quando dovevamo pagare la quota, ci ha telefonato un sacco di volte. Sabato mattina qualcuno ci poteva telefonare dalla Figc per avvertirci che la partita si giocava sabato e non domenica. La stessa dirigenza di Forza d’Agrò poteva telefonarci quando non ci ha visto arrivare. Noi quando abbiamo giocato a Giardini contro l’Antillo e non abbiamo visto la squadra arrivare, abbiamo subito telefonato al presidente, il quale ci ha detto che avevano subito un incidente e che sarebbero arrivati con un po’ di ritardo. E noi li abbiamo aspettati”. Il sig. Caggegi si ferma un po’ e poi continua: “Devo fare un’altra precisazione. Quando il Forza d’Agrò è venuto a giocare da noi si è lamentato che li abbiamo aggrediti, che li abbiamo presi a calci. Non è vero. Un nostro dirigente, che è stato subito dopo allontanato, si è lamentato con l’arbitro perché aveva commesso certe strafalcionate. Noi non abbiamo fatto niente a nessuno. Ecco. Noi per questa partita con il Forza d’Agrò ci eravamo organizzati da una settimana. Una partita che volevamo fare, per dimostrare la nostra signorilità, la nostra educazione. Volevamo dimostrare che noi non serbiamo rancore a nessuno e che giochiamo solo per divertirci. Purtroppo, non è stato possibile”. E conclude: “Noi facciamo tanti sacrifici (e spendiamo tanti soldi) per partecipare a questo campionato e spesso veniamo trattati a pesci in faccia. Non è corretto né da parte della Figc né di alcune società. Gradiremmo educazione e rispetto, come facciamo noi”.
(dichiarazioni raccolte da Pino Prestia)