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martedì, Novembre 26, 2024
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Pesca sportiva, scatta il censimento

Scatta a gennaio il censimento nazionale per tutti coloro che esercitano la pesca sportiva o ricreativa. Un’iniziativa poco nota, che non comporterà fastidi per gli appassionati ma che consentirà una vera e propria “conta”. E’ in corso di pubblicazione, infatti, sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto firmato lo scorso 6 dicembre dal ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Giancarlo Galan, che istituisce il “registro nazionale della pesca sportiva o ricreativa in mare”. Un vero e proprio censimento che interessa tutti i pescatori non professionisti che operano sul territorio nazionale. Questa normativa scaturita da un tavolo tecnico sulla pesca sportiva e ricreativa istituito presso il ministero e del quale faceva parte il dott. Saro Sergi presidente della sezione di Santa Teresa di Riva, scelto dalla Enalpesca a rappresentarla al tavolo nazionale, unico rappresentante per il Sud, obbligherà tutti i pescatori non professionisti che esercitano la pesca in mare con canna da riva, su natante o in apnea con fucile, ad iscriversi in questo apposito registro. Il modulo sarà disponibile online sul portale del ministero. Le cinque associazioni di pesca sportiva riconosciute in Italia e che hanno preso parte al tavolo tecnico si sono impegnate a curare la procedura di registrazione senza alcun costo per i pescatori. “Si tratta di una iniziativa utile – spiega il presidente Sergi – per tutto il nostro movimento sportivo che finalmente avrà riconosciuta la giusta identità e dignità. Con questo censimento si conosceranno le vere dimensioni della pesca non professionale, il numero di appassionati, il volume economico che smuove, la compatibilità del prelievo delle risorse marine.” Il modulo dovrà essere esibito dalle autorità preposte al controllo. Un censimento importante che probabilmente porterà in seguito al rilascio di una “licenza” per esercitare la pesca sportiva e ricreativa in mare. Perché se il mare (come la caccia) è per tutti, non è detto che si debbano usarne le risorse in modo indiscriminato. Anche se i “pirati” della pesca vestono ben altre spoglie.

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