Si fermano i campionati dilettantistici per la pausa natalizia, e nel Girone B di Terza Categoria, quello della nostra riviera ionica, in vetta solitaria c’è l’Alì Terme di Salvo Basile. Nove vittorie, due pareggi, zero sconfitte: questo il ruolino di marcia dei ragazzi del Presidente Mosca. Unica squadra ancora imbattuta, sempre un bel gioco offerto e quello che sorprende è che ci sono ancora ampi margini di ulteriore miglioramento. Ma andiamo a ricercare le basi su cui si poggiano le fondamenta di un siffatto avvio boom di campionato. 1)La rosa ampia. Ventinove ragazzi, tutti validi, costretti ad allenarsi (raramente qualcuno salta un allenamento) a tarda ora e fuori paese ( sul terreno di gioco di Nizza di Sicilia). 2) Il Gruppo. Sotto le direttive di Salvo Basile, si è creato un gruppo di amici, affiatato, compatto, con un obiettivo ben preciso da raggiungere e con la volontà tutti di remare nella stessa direzione. Amici anche fuori dal campo, soprattutto un gruppo disciplinato. 3) Carattere e nervi saldi. Senza queste caratteristiche non si sarebbero potute portare a casa vittorie importanti specie da trasferte come quelle di Savoca, Gescal e Francavilla. 4) La preparazione atletica. Fin dalla prima giornata, la squadra è sembrata in palla, con una marcia in più rispetto agli avversari. Nessun avversario è mai stato superiore dal punto di vista atletico e la squadra corre solitamente fino al novantesimo ed oltre. 5) La Dirigenza e tutto lo staff. Sempre presente, in casa, fuori casa, durante gli allenamenti. Ognuno svolge meticolosamente il suo ruolo, dal Presidente al massaggiatore, dal Team Manager al preparatore atletico e naturalmente l’allenatore, il suo vice e il preparatore dei portieri. 6) Il modulo di gioco e le individualità. Nel collaudato 3-5-2, trovano collocazione individualità di prim’ordine. Il tecnico, settimanalmente, visto il parco giocatori a disposizione, è costretto a comunicare la non convocazione, a ragazzi che si sono allenati con impegno e che sarebbero stati titolari inamovibili altrove. In porta, Basile ha ampia scelta fra Sigillo, Tringali e il neo-acquisto Di Bella. Il pacchetto titolare difensivo è teoricamente composto da Trimarchi, Ciulla e Campagna, ma le alternative non hanno mai fatto rimpiangere gli assenti, vedi Giuseppe Roma o Interdonato. A presidiare le fasce, col compito di tenere unita la squadra, come a far da cerniera tra difesa e attacco Marino e Peppe Roma, ma a farli rifiatare ci sono i vari Randisi, Maccarrone, Riganello e Cinturrino. A centrocampo Smiroldo e Tilenni costituiscono la spina dorsale della squadra, tutto ruota attorno a loro. A dare un tocco di fantasia, poi ci sono le giocate di Enrico Santoro, Salvatore Andronaco o Raffa e se occorre la velocità e le diavolerie di Muzio, che se in giornata può mettere in ambasce qualunque difesa. Mettiamoci poi davanti Ivan Briguglio, valore aggiunto, il classico giocatore di “un’altra categoria” a far coppia o con un attaccante di peso tipo La Via o Gianni Briguglio o con lo sgusciante Riparare, capace di svariare su tutto il fronte d’attacco e di macinare chilometri per tutta la durata della gara. Completano la rosa Villari, Repici, Gugliotta, Andrea Andronaco e Francesco Basile. 7) Il pubblico. Basta dire che i sostenitori dell’Alì Terme, non solo sono presenti in gran numero in casa e in trasferta, ma persino negli allenamenti. Alla luce dei sette punti con cui abbiamo cercato di spiegare il cammino della capolista, non ci resta che dire: “Se son rose, fioriranno…”, e sembrano poter essere davvero delle bellissime rose.
Alì terme. La capolista ai raggi X. I perché di una marcia che sembra inarrestabile.