Roccalumera – Non tutti sono convinti che si possa fare qualcosa per evitare la costruzione della discarica in contrada Carrubbara. Però necessita essere uniti, altrimenti si rischia di perdere la battaglia. Su questa direttiva si sono espressi un po’ tutti gli oratori. “In questo momento le polemiche non servono, come non servono le distinzioni tra maggioranza e minoranza, tra politici di destra e di sinistra. Adesso ci vuole una forza compatta, unanime che sappia fronteggiare la costruzione di una discarica di 500 mila metri cubi in contrada Carrubbara”. E’ stato questo lo sfogo congiunto del sindaco di Roccalumera, avv. Gianni Miasi, e di quello di Pagliara, rag. Santino Di Bella, a coronamento della seduta straordinaria del consiglio comunale che si è tenuto nel vasto salone dell’antica Filanda. Un consiglio allargato alle forze politiche, alla gente comune, agli amministratori del comprensorio. E dopo l’intervento del presidente del consiglio arch. Antonio Garufi e dei due sindaci sono intervenuti consiglieri provinciali e comunali, gente comune, professionisti. Tutti hanno concordato che bisogna passare all’attacco, di non restare inerti e inoperosi davanti agli eventi. Così, in attesa della costituzione di un comitato cittadino, è stata avanzata l’idea di incontrare i responsabili della società Tirreno Ambiente e soprattutto gli azionisti pubblici, a cominciare dai sindaci che hanno acquistato azioni dalla società. Su questo argomento, il sindaco di Pagliara ha reso noto che il suo comune ha in programma (l’argomento sarà dibattuto durante la seduta consiliare del prossimo 30 novembre) il recesso delle azioni con la società Tirreno Ambiente, stipulate dal commissario regionale al comune con delibera n. 12 del 28 dicembre 2006. A quel tempo, il commissario straordinario ha acquistato da Tirreno Ambiente spa, società mista a prevalente capitale pubblico, duemila euro di azioni. Nel corso della seduta aperta al pubblico sono intervenuti anche Carlo Mastroeni, Umberto Gaberscek, Carlo Metauro, Giovanni Todaro, i consiglieri provinciali Matteo Francilia e Giuseppe Lombardo, consiglieri comunali e assessori, e tutti si sono dichiarati fermamente convinti che la battaglia si può vincere restando uniti, cioè facendo muro contro il volere della Regione. Anzi, per far conoscere la realtà dei luoghi a chi dovrebbe dare il parere favorevole, sarà invitato a Roccalumera l’assessore regionale Marino. Una volta sul posto, sarà accompagnato in contrada Carrubbara, dove dovrebbe sorgere la discarica di 500 mila metri cubi. Discarica illegale, secondo il sindaco Miasi, perché prevista vicinissimo ai centri abitati di Sciglio, Rocchenere e Roccalumera. Il sindaco di Pagliara, Santino Di Bella, non si è saputo spiegare perché la Regione vuole a tutti i costi realizzare questa discarica, quando si trovano all’assessorato regionale progetti di ampliamento delle vicine discariche di Ligoria (a S.Teresa di Riva) per 120 mila metri cubi e di Morfia (nel comune di Francavilla diSicilia) per 140 mila mc. Adesso si stanno programmando gli incontri con l’assessore regionale Marino e con la società Tirreno Ambiente, prima di prendere altre strategiche decisioni. Anche perché l’architetto Giuseppe La Torre, per conto della società Tirreno Ambiente, è stato già su posto, ha redatto un progetto di massima, programmando la realizzazione della discarica, voluta dalla Regione Siciliana. Due gli interrogativi: E’ vero che da discarica per rifiuti speciali adesso è passata a discarica solo per rifiuti solidi urbani? E poi: perché deve essere realizzata per forza in contrada Carrubbara? A chi interessa?