Zafferia – Anjali Team 2 – 2 Mili.
Finisce in parità uno degli scontri più attesi della quinta giornata. I furcesi sono andati per vincere e stavano per accarezzare il successo, quando al 75’, ad un quarto d’ora dalla fine, l’attaccante Billè si sbarazza facilmente della difesa ospite e piazza la sfera alle spalle di Cocuccio. Sul 2 a 2 poche emozioni, anche se gli ospiti con Leo, Giannetto, Di Bella e Prestia hanno cercato a più riprese di mettere a segno il gol della vittoria. L’occasione più ghiotta è capitata a Di Bella, ma l’attaccante furcese ha fallito da pochi passi. Ad inizio gara, dopo il gol di Grioli, maturato dopo una serie di rimpalli in area, l’Anjali si porta subito in parità con una rete di Casale, che intercetta un passaggio di Leo e batte Voccio. Nella ripresa gli ospiti premono e a coronamento di un veloce contropiede e si riportano in vantaggio con Prestia, imbeccato da Cassalia. Ma poi ad un quarto d’ora dalla fine arriva il pareggio per i padroni di casa cui nulla può fare Cocuccio (uno dei migliori in campo) sul tiro di Billè. Sotto la sufficienza la direzione di gara del messinese Giovanni Gerbino.Terzo risultato utile per i padroni di casa, infatti nelle ultime tre gare hanno raccolto sette punti frutto di due vittorie (Messinaudace e Aria Preziosa) e adesso il pareggio con i furcesi che li riporta nei quartieri alti della classifica a ridosso delle compagini allestite per il salto di categoria. Domenica i messinesi si devono recare in trasferta contro il Team Scaletta, invece l’Anjali di Pasquale Prestia ospita il Messinaudace reduce dalla prima vittoria casalinga.
Antillo Val D’Agrò – Gescal 0 – 6
Antillo – Partita a senso unico, con gli ospiti mattatori del campo. Il risultato è stato tennistico, però i locali hanno lottato come leoni, senza riuscire a perforare la retroguardia messinese. I ragazzi di Mastroeni già sotto di un gol al quarto d’ora dei primi quaranticinque minuti, non hanno saputo frenare la corazzata di Nino Giordano, che è riuscita a mettere a segno tre gol per tempo. Peditto e compagni, nel secondo tempo, sul quattro a zero, hanno provato altri schemi, con l’innesto anche degli uomini della panchina. Bravi Lillo e Daniele Giordano, Scucchia, Ammo, Celeste e Salvo andati in gol. Per i locali solo qualche affondo di Maimone e di Sturiale, ma senza fortuna. L’Antillo ha schierato in campo giovani e meno giovani, amministratori e politici, tra cui l’ex candidato a sindaco Davide Paratore. Seconda vittoria esterna del Gescal, dopo il primo successo contro l’Aria Preziosa di Casalvecchio.
Motta – Sporting Club Giardini 3-1
Motta Camastra – Prosegue la parabola positiva del Motta, che sul proprio campo si impone per tre reti a uno sul Giardini. La superiorità dei padroni di casa emerge fin dai primi minuti. Dopo numerosi affondi, il Motta si porta in vantaggio al 25’: con un perfetto calcio di punizione Daniele Tatì trafigge il portiere avversario. Il Giardini prova a reagire ma è il Motta a trovare il raddoppio al 45’ con Cosentino, abile a mettere la palla dentro dopo una bella azione di Domenico Tatì. Nella ripresa gli ospiti avanzano il proprio baricentro, sfiorando in alcune occasioni il goal, mentre la formazione mottese si muove in contropiede, sfruttando lo sbilanciamento degli avversari. Ed è proprio in uno di questi rapidi capovolgimenti di campo che il Motta si porta sul tre a zero: lancio perfetto di Daniele Tatì per Antonio Tatì che, solo, davanti al portiere, con un preciso pallonetto insacca il pallone nella porta avversaria. Nei minuti finali, il Giardini accorcia le distanze con un colpo di testa di Corica, durante una mischia in area. Si conclude così una bella partita, a tratti dura, combattuta a centrocampo. La formazione mottese di mister Mannino conferma la propria ottima forma, rivelandosi una delle sorprese di questo campionato. Prosegue, invece, il momento negativo dello Sporting Club: nonostante il cambio in panchina, la formazione giardinese continua a non raccogliere punti.
Azzurra Silvestro
Chianchitta Forza – D’agrò 0 – 5
Giardini – Un Forza D’AgròScifì scatenato rifila una cinquina al Chianchitta che resiste solo nove minuti. La squadra del duo Mancuso-Spadaro prosegue la sua striscia positiva di risultati pur scesa in campo con tante assenze per infortunio. I sostituti, però, non hanno fatto rimpiangere i titolari, soprattutto il giovane Miuccio che è stato una vera spina nel fianco nella difesa giardinese. Ad aprire la danza del gol è Vittorio, al 9’, che irrompe su un cross di Carciotto. Due minuti più tardi Bartorilla con un fendente coglie pieno il set della porta difesa da Parlavecchio. L’uno due è fatale per il Chianchitta che tenta di reagire, ma lascia praterie agli avanti ospiti. Infatti, da un’azione di contropiede ,nasce la terza rete messa a segno dal bomber Muscolino. Nella ripresa mister Leonardi varia l’assetto tattico della squadra al fine di impensierire De Clò e compagni. Il nuovo modulo non ha l’effetto sperato contro un Forza D’AgròScifì a trazione anteriore. Al 67’ Costa, appena entrato, riesce a liberarsi del suo diretto avversario e fare poker sull’uscita di Parlavecchio. Nell’occasione, però, l’attaccante forzese si infortuna ed è costretto ad abbandonare il rettangolo di gioco. La partita scende di tono. Il Chianchitta tenta di mettere a segno il gol della bandiera, ma sono sempre gli ospiti, ad andare in rete con Muscolino che finalizza un contropiede. La vittoria rilancia in classifica il Forza D’AgròScifi che si pone all’inseguimento delle battistrada. Dopo il passo falso della prima giornata contro il Mongiuffi Melia Tamà e compagni sembrano di aver imboccato la strada giusta per un ruolo di primo piano in questo girone B del campionato di terza categoria.
Liminese – Lanza 3-1
Limina. Al comunale di Limina arriva la seconda vittoria casalinga ai danni di un Lanza che nel primo tempo non si è visto grazie al forcing dei locali che pressavano su ogni pallone, arrivando diverse volte e alla conclusione con Puglia ed intellisano. Al 32’, la svolta della partita: Tamà scende sulla sinistra, e si accentra, ma al momento di battere a rete viene atterrato. L’arbitro non esita a decretare la massima punizione, trasformata da Carmelo Lo Giudice alla sua terza rete stagionale. Nella ripresa, la Liminese risente dello sforzo iniziale dando la possibilità al lanza di tentare il pareggio. Nel momento migliore degli ospiti, i padroni di casa, però, approfittano degli ampi spazi e in contropiede raddoppinao con Alan Occhino, sull’assist di Manuli. Al 65’ Bertolani accorcia le distanze. La partita cresce di tono. La Liminese si difende con ordine e nel finale mette a segno chiude definitivamente l’incontro con la rete di Manuli. Torna, a vincere la squadra di Alibrandi dopo la battuta di arresto di Savoca.
Filippo Zaccaria
Messinaudace – Aria Preziosa 5 – 3
Messina. La partita è stata bella e vivace, soprattutto nel secondo tempo, con una altalenante sequenza di gol che ha messo in discussione il risultato sino ai minuti supplementari. Difatti sul 4 a 3 a favore dei padroni di casa, gli attaccanti di Aria Preziosa hanno avuto due facilissime occasioni da gol e se il pareggio non è arrivato si deve alla mera sfortuna. Difatti all’84’ e all’87’ prima Onofrio Chillemi e poi Carmelo Palella hanno fallito la rete del pareggio da posizione ravvicinata. E quando gli ospiti erano proiettati in avanti alla ricerca del 4 a 4 è arrivato il gol di Grasso in contropiede, che ha piegato le mani a Cacciola e bruciato le speranze di pareggio degli ospiti. Ma c’è da chiarire che il Messinaudace ha fatto una bella partita. Anche quando era sotto di un gol, ad inizio gara, si è coordinato bene a centro campo, lasciando alle punte, Cortese, Sturiale e compagni, il compito di perforare la difesa ospite. E così è stato, anche quando i casalvetini hanno dimostrato di impensierire fortemente la retroguardia di casalinga. La formazione di Aria Preziosa, che è andata subito in vantaggio e che ha avuto in Nino Santoro il suo uomo migliore (tra l’altro è stato autore di una doppietta) ha disputato una maiuscola partita, tanto che sul 2 a 2 si pensava di portare a casa l’intera posta in palio. Ma la bravura del Messinaudace e l’imprecisione degli attaccanti ospiti hanno impedito questa grande soddisfazione.
P.S.
Sparagonà – Team Scaletta 4-0
S. Teresa di Riva. Quarto successo per i bianco-verdi che non falliscono contro l’ancora debole Scaletta. Primo tempo all’insegna della noia, durante il quale le due squadre non mostrano carattere e creatività. Le diverse occasioni sprecate permettono di mantenere inalterati gli equilibri, concludendo i primi 45’ di gara a reti inviolate. Tra le varie azioni mancate, la più importante è da attribuire ad Aranciotta al 31’. Ancora vibrante la traversa di Crisafulli su punizione dai 25 metri al 37’. Nella ripresa cambio di guardia nei rispettivi schieramenti e il gioco assume toni decisamente più interessanti. Al 54’, è Casablanca E., appena entrato, a farsi notare e dal centro campo verticalizza per Santoro che calcia mirando il portiere. La respinta del debuttante Picciotto risulterà fatale per gli ospiti, poiché la posizione strategica di Aranciotta gli permette di insaccare. Lo Scaletta inizia a far notare le proprie incertezze in campo, concedendo ampi spazi e diversi contropiedi. E dopo svariati tentativi da brivido, Santoro su assist di Aranciotta, allunga le distanze (65’). Cresce lo Sparagonà che domina il campo in questa fase di gioco. Passano solo cinque minuti e un fallo in area su Santoro, costringe l’arbitro ad assegnare il tiro dal dischetto e ammonire per la seconda volta Pantò che lascia la sua squadra in inferiorità numerica. Tira Crisafulli dagli 11 metri e senza scampo per il portiere porta lo Sparagonà sul 3 a 0. In questa occasione l’eccessiva esultanza del rigorista gli procurerà un cartellino giallo. La partita appare ormai definita nel risultato. Si avverte la stanchezza nel terreno di gioco e cala l’intensità. All’89’ ci provano gli ospiti con Bellinghieri a cercare il gol della bandiera, ma Crimi difende bene. Allo scadere dei 90’ Santoro supera la difesa, si dirige in area e da solo davanti al portiere sigla il suo successo personale, con cinque reti in questo inizio di campionato. Entusiasmo negli spogliatoi santateresini. Ulteriore occasione di recupero persa per lo Scaletta che rimane fanalino di coda, ma che non demorde perché, fiducioso, confida nei prossimi nuovi ingressi, per dare linfa vitale alla propria squadra.
Daniela Carnabuci
Alì Terme – Mongiuffi Melia 2-2
Nizza di Sicilia. Un tempo per parte e giusto pareggio alla fine delle ostilità tra Alì Terme e Mongiuffi Melia, in quello che era considerato il big match della quinta giornata di andata. Meglio i locali nella prima frazione di gioco che vanno in rete al primo affondo all’11’ su autorete di Alfio Santoro che di testa insacca nella propria rete un cross di Roma proveniente da destra, nel tentativo di anticipare l’accorrente Riparare. Raffa gioca in posizione più avanzata rispetto al consueto, praticamente a supporto della prima punta Riparare. Marino è defilato sull’out di sinistra sulla linea di centrocampo. Buon pressing e diverse le occasioni da gol non concretizzate, specie con Tilenni fuori di poco al 21’ su corner di Marino, al 31’ quando né Raffa né Tilenni riescono a spingere in porta un invitante cross di Marino, ed anche al 33’ quando Raffa da lontano lambisce il palo alla destra di Curcuruto. Gli ospiti appaiono ben messi in campo tatticamente, ma sembrano troppo attenti a mantenere le posizioni e non hanno guizzi in avanti, facendosi vedere dalle parti di Tringali solo su palle inattive quasi sempre affidate al tiro potente di Gasbarro, migliore in campo dei suoi nel primo tempo. Diversa la musica nel secondo tempo. Gli ospiti appaiono più determinati e già al 47’ una prodezza di Tringali impedisce al Mongiuffi Melia di raddrizzare l’incontro: ottimo il tiro da fermo di Lo Po’ con l’estremo difensore che toglie miracolosamente la palla dal sette. Al 49’ entra Godfrey al posto di Chiavetta nel tentativo di dare ancora più profondità all’attacco degli ospiti, cambio che si rivelerà determinante. Al 53’ momenti di panico in campo e sugli spalti: in un fortuito contrasto aereo Trimarchi resta a terra immobile, i giocatori fanno ampi gesti verso la panchina. Accorrono tutti, in primis il massaggiatore Nucita, e il gioco resta fermo tre minuti. Si tira un sospiro di sollievo quando Trimarchi, sia pur costretto alla sostituzione, lo si vede uscire colle proprie gambe dal terreno di gioco. Al 57’ ancora gli aliesi, con Riparare, hanno la possibilità di chiudere il match, ma il tiro al volo dal limite dell’attaccante esce fuori di un niente. Altra chiara occasione da gol al 61’ con Tilenni che in mischia, su azione d’angolo, batte a rete ma Curcuruto non si fa sorprendere. Gli ospiti avanzano il baricentro e pervengono al pari al 70’: Lo Po’, lanciato in contropiede, tira debolmente verso la porta, Tringali a sua volta, di piede, respinge altrettanto debolmente e sui piedi dello stesso Lo Po’ che stavolta non sbaglia. L’Alì Terme sembra frastornata e poco ci manca che gli ospiti nella successiva azione pervengono al bis: veloce combinazione Lo Po’- Marino al 72’, che spara a colpo sicuro, ma grande è la parata di Tringali che si riscatta alla grande. Girandole di sostituzioni di ambo le squadre, gli attacchi dei locali si spengono sempre sulla linea dei sedici metri e veloci sono le ripartenze degli ospiti che all’88’ si portano in vantaggio con Godfrey, che raccoglie un cross proveniente da destra, controllo di palla con leggero tocco a sinistra, tiro e gol (vagamente ci ha ricordato il gol di Altobelli nella finale mondiale di Spagna ’82). Assalto finale dei padroni di casa alla ricerca del meritato pari: mister Basile manda in campo La Via, al posto di un buon Riparare e su azione da tiro da fermo, in pieno recupero, proprio il nuovo entrato devia in gol una magistrale punizione battuta da Marino. Pari e patta, ma mai come quest’oggi il risultato è la cosa che meno ci interessa. Quello che conta è aver avuto rassicurazioni sullo stato di salute del difensore Trimarchi a cui il pubblico ha riservato un caloroso applauso.
Orazio Leotta
Francavilla – Akron Sport Savoca 0-1
Francavilla di Sicilia. Al termine di una gara non bellissima sul piano del gioco, il Savoca porta a casa i tre punti dal campo del Francavilla. Il primo tempo scorre senza particolari emozioni all’insegna dell’equilibrio. Le due formazioni si fronteggiano a centrocampo senza riuscire a rifornire bene le punte. I padroni di casa sono costretti ad effettuare il primo cambio già al 20’: entra Oliveri al posto dell’infortunato Contato. La partita si vivacizza negli ultimi minuti ma si va negli spogliatoi sullo zero a zero. Il secondo tempo si apre con un tiro pericoloso di Giovanni Tosto su cross di Zullo al primo minuto. Ma è solo un momento. Infatti, il Francavilla inizia a subire il pressing costante degli avversari. Il goal del Savoca arriva al 54’ su un calcio di punizione: complice un’incertezza di Consalvo, il tiro Spadaro finisce in rete. Il Francavilla non reagisce e al 60’ è di nuovo il bomber Claudio Spadaro a sfiorare il raddoppio, sbagliando, solo, davanti al portiere avversario. A partire dal 65’ i padroni di casa ricominciano a spingere in avanti ma senza essere mai davvero incisivi. Si susseguono due tiri fuori del Savoca e solo nei minuti finali il Francavilla attacca con più convinzione. La partita termina così sullo zero a uno, dopo un secondo tempo più avvincente ma che ha registrato alcuni momenti di nervosismo da parte di entrambe le squadre. Con questa sconfitta si interrompe la parabola positiva dei padroni di casa, che non hanno convinto sul piano tattico e del gioco. Diversamente, il Savoca ha confermato il proprio momento positivo, conquistando la vetta della classifica con la rete del capocannoniere della terza categoria Spadaro. La direzione di gara, severa e decisa, dell’arbitro Trischitta Giuseppe è apparsa all’altezza della situazione (si potrebbe recriminare solo su qualche minuto di recupero in più da concedere nel secondo tempo).
Azzurra Silvestro
a cura del responsabile dello sport Gianni Arpi