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giovedì, Novembre 28, 2024
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MESSINA, PESTATO GINECOLOGO AL PAPARDO

C’è tensione nella sanità messinese e gli ultimi avvenimenti non aiutano a placare gli animi. Un grave episodio è accaduto all’Ospedale Papardo di Messina. Il padre di un neonato ha picchiato un ginecologo che ne avrà per dieci giorni. Sono dovuti intervenire i Carabinieri per sedare gli animi e, sicuramente scatteranno le denunce per aggressione e lesioni. Pare che ci sia stata una incomprensione in merito al tracciato dei battiti cardiaci della piccola, nata con parto cesareo lo scorso Lunedì. I genitori erano preoccupati per lo stato di salute del neonato, mentre i medici sostenevano che la situazione fosse sotto controllo ed i battiti cardiaci erano assolutamente normali. Il padre della bimba e la suocera si sarebbero scagliati prima contro il primario, successivamente hanno picchiato il ginecologo che ha riportato lesioni guaribili in dieci giorni e si trova ancora ricoverato presso il nosocomio messinese. Uno stato di tensione incredibile che è sfociato in un fatto inqualificabile. La sanità peloritana sta vivendo un periodo buio dal quale dovrà uscire al più presto. I pazienti sono terrorizzati di incappare in episodi di malasanità ed i medici non hanno la giusta tranquillità per operare al meglio. Il direttore generale dell’Azienda Papardo-Piemonte, Armando Caruso, ha diffuso una nota sulla vicenda: “Questa Direzione -si legge nella nota- è stata informata dal direttore della Struttura complessa di Ostetricia e ginecologia, dott. Francesco Abate, che in data 15-9-2010 presso il reparto da lui diretto si è verificata un’aggressione fisica ai danni di un dirigente medico della medesima Uoc. L’episodio di cui è stato vittima il dirigente sanitario -prosegue Caruso- dello stesso reparto, ha comportato la prestazione di immediate cure presso il Pronto Soccorso del medesimo nosocomio dove risulta tuttora in osservazione breve. Sul luogo dell’aggressione sono intervenute le forze dell’ordine". "È ancora da approfondire la dinamica di tale aggressione -sottolinea il direttore generale- e le cause che l’hanno generata. Da una prima sommaria ricostruzione, risulta che la stessa sia stata generata a causa di una incomprensione avvenuta tra il sanitario e i parenti di una paziente ricoverata. Il dott. Abate riferisce che la donna è stata sottoposta a intervento di taglio cesareo due giorni fa e le condizioni di salute sue e della neonata allo stato non destano preoccupazione. Questa Direzione -conclude Caruso-, venuta a conoscenza dei fatti, ha richiesto al direttore di Ostetricia e Ginecologia una dettagliata relazione e contestualmente al direttore medico di presidio di effettuare un’indagine interna sui fatti segnalati, con riserva di adottare ogni più opportuno provvedimento del caso, ivi compreso quello di adire all’autorità giudiziaria competente”.

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