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lunedì, Novembre 25, 2024
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Cinema: Mostra Di Venezia

La 67° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia è stata foriera di pellicole di grande spessore, specie nelle sezioni in concorso, un po’ meno qualitative, rispetto agli scorsi anni, nelle altre non competitive. Nutrita la presenza di pellicole italiane sia nella sezione Controcampo che nelle retrospettive, oltre ai quattro film in concorso. I film più apprezzati fra quelli in concorso sono stati “Venus Noire” del franco-tunisino Abdel Kechiche, il cileno “Post Mortem” di Pablo Larrain e la commedia “Potiche” con una sempreverde Catherine Deneuve. Degni di menzione, nelle altre categorie, “20 Sigarette” che ha prevalso nella sezione “Controcampo Italiano” sulle vicende dell’unico sopravvissuto alla strage di Nassiriya, “Vallanzasca-Gli Angeli del Male” di Michele Placido sulla figura del boss della Comasina Renato Vallanzasca e “Cirkus Columbia” del maestro Danis Tanovic sui giorni che seguirono lo scioglimento della Jugoslavia e l’inizio della guerra civile. La Sicilia, come al solito, ha ben figurato: applauditissimi sia “I Baci mai dati” della palermitana Roberta Torre, storia ambientata nel popolare quartiere di Librino a Catania, una surreale commedia, con protagonista una ragazzina creduta capace di fare miracoli e “I Malavoglia” di Pasquale Scimeca, rivisitazione in chiave moderna della celebre novella di Verga. Anche il cortometraggio “Niente Orchidee” dei fratelli Godano ha riscosso sinceri consensi, tanto che i produttori non escludono la possibilità che possa essere trasformato nel tempo in un lungometraggio. Giuseppe Fiorello è stato interprete, al pari di Donatella Finocchiaro in due opere proposte qui in laguna, ma anche Isabella Ragonese l’abbiamo applaudita ne “Il primo incarico”, storia di una maestrina costretta ad accettare, nel primo dopoguerra, un posto di lavoro lontano da casa con gravi ripercussioni nel legame col suo fidanzato, Leo Gullotta ha prestato la sua voce fuori campo nel risorgimentale “Ma che storia”, Guido Caprino ha interpretato Orsini in “Noi credevamo”, film italiano in concorso e Giovanna Taviani, toscana, ma siciliana d’adozione (da anni organizza il Salina DocFest), ha presentato il suo lungometraggio “Fughe ed approdi”. Nel corso della kermesse veneziana è stato presentato il Sicilian Film Festival di Miami Beach del 2011, vetrina dei film siciliani negli States e il patron del Festival del Cinema delle Isole Eolie – Un mare di cinema, Giuseppe Ministeri, ha tracciato le linee guide della manifestazione del prossimo anno alla presenza degli altri organizzatori di festival siciliani, fra cui Debora Young, Ignazio Vasta, Massimo Cavallaro, Giovanna Taviani nonché di Massimo Caminiti, Presidente del CINIT-Cineforum Italiano, partner organizzativo della kermesse eoliana.

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