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domenica, Settembre 22, 2024
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FURCI, STRADA INCOMPIUTA

Furci Siculo – Per dare respiro al paese, intasato di frequenti ingorghi, e per avviare un piano viario efficiente, l’amministrazione comunale ha predisposto un progetto per collegare la frazione Grotte con il cimitero e quindi con il centro storico di Furci. La strada in costruzione dovrebbe unire la zona alta del paese, tramite un collegamento diretto, con la tartassata via Cesare Battisti e quindi con la via dei Cipressi, che viene a cadere a ridosso del Centro diurno e dell’Istituto tecnico. Ma al momento tutto è fermo, come ha fatto notare l’assessore Francesco Crinò, perché non è stato avviato dall’ufficio tecnico comunale il procedimento di esproprio, favorendo così il proprietario ad opporre una dura resistenza. Adesso però la pratica è a buon punto e tutto si dovrebbe sbloccare entro settembre. La strada di via Portella è stata progettata dal comune e verrà a costare poco più di duecentomila euro. Servirà una serie di nuclei familiari, ma anche insediamenti turistici e commerciali. Ma soprattutto questa costruzione dovrebbe servire a collegare direttamente i due poli della zona alta del centro abitato, favorendo da un lato il congiungimento con la Statale 114 e dall’altro il decongestionamento della caotica via Cesare Battisti. Da anni si parla di realizzare questa sorta di circonvallazione, che dalla frazione Grotte dovrebbe articolarsi verso il cimitero e quindi in direzione del polo scolastico; ma quando tutto faceva presagire all’inizio dei lavori, il progetto veniva bloccato. E così, da mesi tutto è fermo. Le famiglie che abitano in quella zona sono sul piede di guerra, perché non sono a conoscenza delle cause che hanno determinato la sospensione dei lavori e perché continuano ad ingoiare polvere. E chiedono un incontro col sindaco Bruno Parisi per sapere quali provvedimenti siano stai presi per riprendere il completamento di via Portella. Ma l’assessore Crinò, professionista serio e preparato, da poco in giunta Parisi, ha capito subito le cause del ritardo, per cui ha responsabilizzato l’ufficio tecnico a notificare al proprietario il procedimento di esproprio e quindi riprendere i lavori. E speriamo che non si perda altro tempo, perché con l’inverno da quelle colline scoperte potrebbe venir giù un fiume di terra e fanghiglia.

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