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giovedì, Gennaio 2, 2025
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ROCCALUMERA, LUNGOMARE A RISCHIO

Roccalumera – Il lungomare è ridotto ad un vero colabrodo. Quattro chilometri (tanto è lungo, tra i confini di Nizza di Sicilia da un lato e quello di Furci Siculo dall’altro) di buche, avvallamenti, sbavature del manto stradale e manto bituminoso sfilacciato. Non solo: la segnaletica orizzontale e verticale da rivedere, come pure i dossi, sgretolati e mal segnalati. Sembra un campo minato, eppure giornalmente a percorrerlo sono centinaia e centinaia di auto, moto, pullman, camion e articolati. Il sindaco ha scritto alle autorità competenti segnalando il vistoso degrado, ma non avendo avuto conforto è stato costretto a far posizionare dei cartelloni alle due estremità, con cui si informano gli automobilisti di non andare oltre 30 all’ora perché il manto bituminoso è a rischio. Il fatto è che il lungomare è diventato ultimamente una valvola di sfogo molto importante per la viabilità locale, perché a causa dei quotidiani ingorghi sulla Statale 114, gli automobilisti deviano su questa strada marina per poter procedere celermente. Inoltre, dopo il divieto dei mezzi pesanti sulla centrale via Umberto I, camion e pullman sono costretti a viaggiare sul lungomare, mettendo a dura prova il manto bituminoso. E le proteste incalzano. Gli automobilisti sono sul piede di guerra perché viaggiare ad una certa andatura vuol dire rischiare molto. “Ma noi cosa possiamo farci, ha dichiarato il sindaco Gianni Miasi. Non abbiamo una lira in cassa eppure dobbiamo regimentare le acque, rifare l’impianto di illuminazione, la segnaletica, il manto stradale. Il Demanio regionale ci ha vietato i parcheggi a pagamento sul lungomare, che potevano dare sostegno ai giovani disoccupati; dall’altro lato ci impone e fare i lavori. Ma come si fa!”. Alla luce di queste considerazioni, il futuro sul lungomare resta incerto. Il Demanio non interviene, la Regione neanche, il comune non ha un euro disponibile e gli automobilisti protestano. Un quadro veramente desolante.

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