Messina – Stamani i consiglieri Provinciali UDC (C’entro con D’Alia), Nino Muscarello e Matteo Francilia, hanno presentato una interrogazione all’assessore al Territorio Gaetano Duca ed all’assessore all’Agricoltura Maria Rosaria Cusumano, sui
: “Considerato che la materia del rimboschimento si intreccia strettamente con quella della rinaturalizzazione ai fini di difesa idrogeologica nei rispettivi bacini idrografici dei torrenti della provincia” – dichiarano i consiglieri Nino Muscarello e Matteo Francilia – “Abbiamo presentato un interrogazione urgente al presidente del Consiglio Salvino Fiore, chiedendo l’intervento in aula di entrambi gli assessori per avere chiarezza sulla questione in oggetto e sulle rispettive competenze. Inoltre, continuano Muscarello e Francilia, ci preme soprattutto sapere per quali motivi, in relazione alle due linee di intervento misure 7.1 e 7.2 scadute il 5 luglio ed il 6 luglio dei Fondi FAS, la Provincia regionale di Messina abbia presentato progetti di rimboschimento e rinaturalizzazione ai fini della difesa idrogeologica dei bacini idrografici solo per la zona tirrenica e per la città di Messina, escludendo di fatto la zona Jonica della provincia di Messina, ed in particolar modo i torrenti Pagliara, Nisi, Savoca ed Agrò ricadenti tra i comuni di Furci Siculo, Roccalumera, Nizza ed Alì Terme, Santa Teresa e Sant’Alessio, che già da diversi mesi” – sottolineano i Consiglieri UDC –“ segnaliamo all’attenzione dei competenti assessori ed al Genio Civile per il loro grave stato di rischio di esondazione”.
I consiglieri provinciali UDC (Centro con D’Alia): Francilia e Muscarello
—
C’è da dire, come abbiamo evidenziato ieri su questo sito, che il consigliere provinciale Giuseppe Lombardo aveva apertamente denunciato la giunta provinciale per la negligenza dimostrata, ancora una volta, ai danni dei comuni jonici del Messinese. Con una aggravante, che progetti stimati meno pericolosi del Savoca e del Pagliara, siano stati preferiti dall’assessore al ramo. Il quale dovrebbe spiegare, sia al consigliere Lombardo, come pure a Francilia e Muscarello che hanno presentato al riguardo una interrogazione, in base al quale metodo (forse personale?) ha preferito presentare i progetti relativi alla difesa idrogeologica dei torrenti del Tirreno e non viceversa quelli del Pagliara e del Savoca, definiti al alto rischio. Aspettiamo una risposta.
La Gazzetta Jonica