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mercoledì, Aprile 30, 2025
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ROCCALUMERA, ARRESTATI GLI AUTORI DEL PESTAGGIO

Roccalumera – Si è chiuso il cerchio sulla vile aggressione e successiva rapina ai danni del titolare del’esercizio Roccabar2 di Roccalumera, avvenuta la notte del primo giugno scorso. I carabinieri della locale stazione, con in testa il luogotenente Santi Arcidiacono, dopo lunghe ed articolate indagini, nella mattina di oggi hanno tratto in arresto i fratelli Nicolò e Giovanni Cannistrà, rispettivamente di 32 e 29 anni, residenti a Fiumedinisi. L’arresto è stato convalidato dal gip dottoressa Arena ed ora i due fratelli si trovano rinchiusi nelle carceri di Gazzi a Messina. Quel martedi notte di un mese fa, Nicolò e Giovanni Cannistrà sono entrati al bar Roccabar2 chiedendo alla ragazza dietro il banco di servire delle bibite ghiacciate, liquori ed alcolici. Alla fine, invece di pagare il conto, si sono alzati e sono andati. A questo punto la ragazza ha chiamato il titolare (G.S. di 52 anni), il quale ha prontamente intercettato i due fratelli, chiedendo di saldare il dovuto. La reazione del proprietario del Roccabar2 è scaturita anche dal fatto che i Cannistrà altre volte avevano consumato bibite liquorose, senza pagare. Era diventata una sorta di consuetudine per i due fratelli di Fiumedinisi recarsi la sera al bar di Roccalumera, consumare, poi salutare la ragazza dietro il banco e andare via. Quel primo giugno, il titolare del Roccabar2 non ha più resistito alle minacce e imposizioni dei due fratelli, per cui li ha affrontati, chiedendo il pagamento del conto. Ma non è riuscito neanche a formulare la richiesta che è stato schiaffeggiato, poi preso a calzi e pugni, buttato per terra e pestato con inaudita ferocia. Non solo. Prima di andare via Nicolò e Giovanni Cannistrà lo hanno minacciato (come hanno fatto pure per la ragazza che serviva al bar) di non raccontare niente a nessuno e di stare zitto. Quindi sono fuggiti, facendo perdere le loro tracce. Dopo un paio di minuti, però, è scatta una caccia all’uomo senza precedenti, con l’intervento anche dei militari della compagnia di Messina Sud coordinati dal capitano Di Stefano. Ma dei due fuggiaschi neanche l’ombra. Nel mentre il titolare del bar, che era rimasto supino in un mare di sangue, veniva accompagnato all’ospedale di Taormina da una autoambulanza del 118 di S.Teresa di Riva, e il locale, ubicato a quattro passi dallo svincolo autostradale, esattamente in via A. Vespucci 12, veniva circondato dalle Forze dell’Ordine. Le indagini condotte dal Luogotenente Arcidiacono sono state per la verità un po’ complesse ed articolate. Nei primi due giorni non si è riusciti a cavare un ragno dal buco, ma alla fine, grazie a mirati accertamenti e pedinamenti, gli investigatori sono riusciti a risalire ai presunti autori della vile aggressione, ammanettandoli per rapina, estorsione e lesioni personali.

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