Furci Siculo – Avantieri c’è stata una sorta di conferenza stampa nei locali occupati dall’Ato Me4. Sono state invitate alcune le Testate giornalistiche, tranne il Giornale di Sicilia, la Gazzetta del Sud, La Gazzetta Jonica ed altre ancora. Non è la prima volta che succede. Anzi, è un rituale che avviene solo a Furci Siculo, mentre negli altri comuni (Roccalumera, S.Teresa, Savoca, ecc.) se non prima sono presenti tutti i giornalisti non si comincia, e questo per dare uniformità all’informazione. Il sindaco di Furci evidentemente preferisce dialogare solo con alcuni giornalisti a lui familiari, pregiudicando così la linearità dell’informazione. Una forma scorretta, che calpesta l’etica professionale e che penalizza i cittadini. Per la verità, non è che ai cronisti di questi giornali interessi tanto ascoltare le “novità” del sindaco, che non sono eclatanti come le recenti dimissioni, in contemporanea, di due suoi assessori (caso unico nei comuni del Messinese), ma è l’etica professionale che impone al primo cittadino o al suo addetto stampa di fare convergere più giornalisti possibili alla riunione. Evidentemente l’ingranaggio politico amministrativo non funziona bene. Peccato. Eppure ad elezioni vinte si è parlato tanto di “svolta politica” e di “cambiamento del paese”. Altro che cambiamenti, quì si va indietro.