L’onorevole Carmelo Lo Monte , capogruppo del MPA alla Camera e vicepresidente del gruppo Misto, nel corso del question time ha contestato che le dismissioni delle FS nella Regione Sicilia siano state destinate a privati a titolo oneroso, contravvenendo al disposto dell’ art. 32 dello Statuto della Regione Siciliana che stabilisce: “I beni del demanio dello Stato, comprese le acque pubbliche esistenti nella Regione, sono assegnati alla Regione, eccetto quelli che interessano la difesa dello Stato o servizi di carattere generale”. «Negli anni scorsi – ha sostenuto nel corso del suo intervento l’ on. Lo Monte – le Ferrovie dello Stato hanno avviato un processo di dismissione di linee, stazioni e immobili di vario tipo. In particolare nel 2008 e 2009, le Ferrovie, tramite la Ferservizi, nella Regione Sicilia, hanno messo all’asta circa 50 immobili. Gran parte sono appartamenti e terreni, ma figurano tra questi anche stazioni al completo. Un esempio eclatante è quello, segnalato dall’Associazione CittadinanzAttiva, dell’intenzione di vendere a privati la stazione di Camaro nella città di Messina. Queste decisioni violano chiaramente lo Statuto della Regione Siciliana». Il capogruppo dell’MPA si è dichiarato insoddisfatto della risposta generica del Ministro Vito: «La risposta del Ministro non è sicuramente convincente. La legge del 1985 cui egli ha fatto riferimento deve far salve le prerogative dello Statuto Siciliano che, avendo valenza costituzionale, non può essere in nessun caso scavalcato da leggi ordinarie. In questa direzione vi è anche una sentenza della Corte Costituzionale (la 383 de 1991) che in un caso di conflitto di competenza tra una regione a Statuto speciale (in quel caso la Valle d’Aosta) e lo Stato, dichiarava che erano da ritenersi compresi nel trasferimento anche i beni per i quali la causa di esclusione venisse a cessare in un momento successivo all’entrata in vigore dello Statuto». «Invitiamo pertanto il Governo – ha concluso l’on. Lo Monte – ad attivarsi affinché si creino canali di confronto, in particolare con la Regione Sicilia, che per il futuro precedano la messa all’asta di beni delle FS ed in ogni caso a tenere sempre conto di quanto previsto dall’articolo 32 dello Statuto Regionale».