Messina – I Carabinieri della gazzella del Nucleo Radiomobile della compagnia Messina Sud nel corso di un posto di controllo effettuato lungo la via Consolare Valeria del capoluogo hanno notato transitare una Fiat 500 con cinque giovani a bordo che, alla vista dei Carabinieri, hanno bruscamente arrestato la marcia. I cinque giovani, abbandonata quindi l’autovettura, proseguivano la fuga a piedi venendo però raggiunti e bloccati poco dopo. Al fine di garantire un’adeguata cornice di sicurezza sul posto, la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Messina faceva convergere un’altra autoradio del Nucleo Radiomobile, che effettuava un sopralluogo sulla vettura asportata poco prima. Nel corso della ricognizione della Fiat 500, i Carabinieri accertavano che la stessa presentava evidenti segni di effrazione sia sul cilindro di apertura dello sportello lato guida, sia sul blocco di accensione. Inoltre, nel corso della contestuale perquisizione veicolare, i Carabinieri recuperavano e sequestravano una chiave modificata verosimilmente utilizzata dai citati giovani per impossessarsi della vettura. A questo punto, i cinque ragazzi venivano accompagnati in caserma per le incombenze del caso, ed è a questo punto che scattava l’arresto per Gaetano Cappuccio di 19 anni, incensurato, in quanto ritenuto responsabile di furto aggravato in concorso. Nella circostanza dell’arresto, il Cappuccio veniva altresì deferito alla locale A.G. per guida senza patente poiché mai conseguita. Per i quattro minori, tutti studenti incensurati, scattava invece una denuncia a piede libero per furto aggravato in concorso. La Fiat 500, dopo i rilievi effettuati dai Carabinieri, veniva in ultimo restituita alla legittima proprietaria. Nel corso dell’udienza tenutasi nella mattinata di ieri presso il Tribunale di Messina, il 19enne Gaetano Cappuccio è stato condannato per furto aggravato in concorso, alla pena di mesi 4 di reclusione. Pena sospesa.