Finiti i campionati di seconda categoria, adesso si aspetta con ansia ai play-off. Nel girone E la squadra favorita è il Furci di mister Carpillo. La formazione giallorossa infatti giocherà gli spareggi in casa, in virtù della seconda posizione in classifica ottenuta. Abbiamo intervistato il dirigente-giocatore Severino Palato, il quale si è fratturato da poco il malleolo e non potrà essere in campo nelle partite che seguiranno.
– Lei che è un dirigente-giocatore, anzi è la vera anima dirigenziale della società, come giudica il campionato svolto fino adesso dal Furci?
“Direi bellissimo anche perché siamo venuti da diatribe che in estate hanno riguardato i dirigenti per quanto riguardava il nodo allenatore. Abbiamo avuto il supporto di altri nuovi dirigenti che con entusiasmo sono entrati a far parte della società. Direi che tutto è andato in maniera positiva”.
– E’ fiducioso per i play – off?
“Non so se affronteremo Merì o Saponara, ma sicuramente sono due squadre ostiche che ci daranno filo da torcere. Noi temevamo un po’ il Real Monforte visto che in campionato ci ha messo in difficoltà, ma non si sono qualificati per gli spareggi. Sono fiducioso perché giocheremo in casa dove potremo esprimerci al meglio”.
– Come giudica l’operato di Carpillo? Resterà anche l’anno prossimo?
“Abbastanza positivo. Lui era ad una nuova esperienza tecnica, visto che non aveva mai allenato una prima squadra. Io credo che quest’anno gli servirà per esperienza visto che ha avuto molti scontri nell’esporre le proprie idee, ma ritengo che sia un allenatore preparato. Il prossimo anno potrebbe rimanere, anche se non so se lui abbia avuto delle proposte. L’anno scorso ci siamo seduti a tavolino con lui ed abbiamo accettato le sue richieste. Certamente a fine stagione sarà la prima persona da cui andremo a parlare, poi deciderà la società se potrà rimanere o meno”.
– Se il Furci dovesse salire in prima categoria che acquisti farete?
“Io credo che a Furci abbiamo tanti giocatori bravi, poi bisogna vedere chi vuole rimanere e chi vuole andare via. Certamente dovremo prendere un difensore ed un attaccante”.
– Giocherai il prossimo anno?
“L’anno scorso doveva essere l’ultimo per me, questa stagione ho giocato per fare da collante fra ragazzi e società. Il prossimo anno ho scelto di non giocare anche per l’infortunio che mi è capitato due settimane fa”.
– Come giudica il calcio jonico negli ultimi anni?
“Negli ultimi 2 anni ci sono stati risultati ottimi. L’anno scorso Furci e Roccalumera sono arrivati primi e secondi in terza categoria. Oggi c’è stato un leggero calo, visto anche il grande impatto delle messinesi. Mi dispiace per il Ciumaredda di Ciatto che ritengo un bravo allenatore. Ottimo lavoro per Spadaro nel S.Alessio e per Ruggeri nella Robur”.
– Le manca un po’ la vecchia squadra Uisp di Sportilia, dove lei è stato il pilastro di quell’impresa?
“Direi che il merito è da dividere con tutti quelli che hanno contribuito a quell’impresa, da Fasolo a Vinci. Il gruppo presente in terza l’anno scorso era della Uisp vice-campione nazionale. In politica dicono che adesso c’è il calcio a Furci, ma c’era pure prima basta vedere i risultati che abbiamo fatto con il gruppo della Uisp”.
– Qual è stata la sua stagione più bella?
“Quelle che ricordo con più piacere sono ovviamente quella dell’anno scorso a Furci, ma anche la stagione fatta in seconda categoria con il Rocchenere dove abbiamo centrato i play-off con una squadra formata da gente come Rinati, e Modena. Quell’anno vincemmo a Furci 1 a 0 e segnai il mio gol più bello e che ricordo con più piacere”.
– Per chiudere la nostra intervista cosa vuole aggiungere?
“Volevo ringraziare i nuovi entrati in società come Torre, Licitra, Parisi e gli sponsor C.A.I., PR service, Ecolife, Misitano e Stracuzzi, Danilo Arena e Francesco Di Pasquale. Secondo me però la nota dolente in 2 anni di calcio a Furci è stata l’amministrazione comunale, la quale non ha dato il supporto che mi sarei aspettato”.