La situazione a San Fratello, a distanza di una settimana circa, non è assolutamente migliorata. Infatti, sono ormai duemila (su un totale di 4.500) le persone evacuate o che volontariamente hanno abbandonato il paesino alle pendici dei Nebrodi. La comunità, rischia di scomparire perché ha franato la collina che la sovrasta. Il vasto movimento franoso – 800 metri circa – continua ad avanzare dalle contrade Stazzione e Riana alla periferia del paese sui Monti Nebrodi. La protezione civile nazionale è impegnata nel monitoraggio della frana attraverso i satelliti. In un primo momento lo sgombero era stato limitato a 1.500 persone ma, dopo le verifiche delle ultime ore, è emerso che la mappa del dissesto idrogeologico si allarga a macchia d’olio. E a pagare non è solo San Fratello. Infatti, anche nella vicina Tusa, ci sono state delle ordinanze di sgombero. La zona è infatti interessata da un vasto smottamento del terreno che ha messo a repentaglio la stabilità degli edifici. In tutta la zona dei Nebrodi in buona sostanza, sono numerose le strade interessate da frane e smottamenti: alcuni paesi, come Longi, sono isolati e raggiungibili solo percorrendo stradine secondarie e fatiscenti.