FURCI,RACCOLTA FIRME CONTRO IL CONSORZIO AUTOSTRADALE

Furci Siculo – Ieri un altro automobilista, un collega giornalista della zona jonica, è andato a finire in una buca, nel tratto autostradale tra Roccalumera e Messina. Non si è fatto niente, ma ha dovuto cambiare la ruota anteriore. Sulla scorta di questo ennesimo incidente, l’ex assessore al comune di Furci Salvatore Maccarrone, si sta attivando per costituire un comitato e procedere alla raccolta delle firme da inviare alle autorità competenti, primo fra tutti il Prefetto di Messina. Lo stesso Maccarrone ha dichiarato: “Non se ne può più. E’ veramente triste sapere che nessun sindaco si sia attivato per tutelare la sicurezza dei propri cittadini che quotidianamente rischiano la vita lungo il tratto autostradale Roccalumera Messina e viceversa. Il manto è tutto dissestato, con buche che sono diventate voragini. E quel che è peggio, il Cas ha aumentato il pedaggio”. L’automobilista Francesco C., anche lui di Furci, ha dichiarato: “Per sistemare le due carreggiate, ci vuole prima il morto?”. L’ex assessore Maccarrone ha fatto notare altre due incongruenze. La prima: “I politici hanno fatto caso che da Taormina a Catania l’autostrada è tutta un velluto e lungo la Taormina Messina è tutta buche?”. Secondo: “Se un automobilista va a finire in una buca e poi malauguratamente finisce contro il guard rail sono guai, perché il Cas vuole pagato il danno. E sono centinaia di euro che deve rimborsare” Un mese addietro il consigliere provinciale Matteo Francilia è intervenuto con una circostanziata interrogazione all’assessore provinciale al ramo, ma senza alcun risultato. Adesso con la costituzione di questo comitato e la raccolta delle firme, si spera che la direzione del Cas possa accelerare i tempi per rifare e bitumare tutto il tratto autostradale che da Roccalumera arriva a Tremestieri e quello che da Messina si congiunge al casello di Roccalumera. Perché ogni giorno gli automobilisti rischiano la vita sull’A/18 Roccalumera-Messina e non è rassicurante per chi paga un servizio trovarsi a fronteggiare tante difficoltà. In verità i ventidue chilometri che uniscono Roccalumera a Tremestieri sono pieni di insidie, con pericoli subito dopo l’abitato di Scaletta, prima della galleria Velardi, in direzione di Ponte Schiavo, un paio di chilometri prima di Tremestieri e sulla corsia gialla che immette al Telepass. Posti dove sono state identificate (e fotografate) le buche più profonde, per non parlare del manto sfilacciato ad ogni piè sospinto. Speriamo che questo comitato muova le coscienze di chi sta alla guida del Cas.