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venerdì, Settembre 20, 2024
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3 CAT. – GRANITESE CAMPIONE D’INVERNO

GIARDINI           0

USCLO PACE      1

Giardini: Crimi, Bonaventura, Privitera, Prestandrea, Costanzo M., Coniglio, Di Bella, Miceli, Costanzo A., Gaggegi, Donsì.

Usclo Pace: Maggio P., Minutoli(Cacciola), Cavallaro(Vinci), Palmieri, Durante, Zanghì, Donato, Maggio F.(Martello), Sferrazza(Mangraviti), Venuto(D’Agostino), De Tommasi.

Arbitro: Visalli di Messina

Rete: 58′ De Tommasi

Giardini – De Tommasi fa volare l’Usclo Pace. A Giardini la formazione di mister D’Ascola il decimo risultato utile consecutivo. Un cammino da alta classifica. L’ultima sconfitta dei messinesi risale alla quinta giornata, quando tra le mura amiche furono sconfitti dal Savoca per una rete a zero. Il Giardini, dal canto suo è sceno in campo per riscattare le ultime prestazioni non certo esaltante. Pur informazione rimaneggiata l’Usclo Pace per le assenze di Mangraviti, La Spada e alle non perfette condizioni fisiche di Cacciola gioca con ordine e precisione. L’avvio è della squadra ospite, ma il Giardini è ben disposto in campo e lascia pochi spazi. Ad un primo tempo privo di sussulti fa seguito una ripresa più spettacolare. L’Usclo Pace sembra un’altra squadra. Prova a vincere la parita alzando il baricentro. La partita sale di ritmo. Gli ospiti sono spinti da De Tommasi. E’ proprio da una sua azione scaturisce la rete della vittoria:  lancio perfetto di Di Maggio per il centravanti messinese che s’invola verso la porta difesa da Crimi. Al momento di calciare a rete viene atterato. Rigore. Corre il 58′. De Tommasi (a segno nelle ultime cinque gare) non spreca il penalty. La reazione del Giardini è veemente, ma L’Usclo Pace non corre grossi pericoli e incamera tre punti preziosi che li permettono di non perdere terreno nei confronti della Granitese.  

Di Stefano Francesco

LETOJANNI     1
ALI’ TERME     0

Letojanni: Giordano, Valastro(62’ Siligato), Smiroldo, Paiano, Camarda, Pedale, Moschella, Pace, Sgroi(68’ Nicita, 80’ Lo Giudice), Calì, Ardizzone (55’ Mauro).  All.: Caudullo.  
Alì Terme: Micalizzi, Roma M., Roma G., Interdonato, Maccarrone(65’ Pistone), Gugliotta(88’ La Via), Tilenni-Villari(80’ Andronaco S.), Peppe Roma, Briguglio(73’ Riparare A.), Riparare Omar.  All.: Fiumara.
Arbitro: Gabriele Bellinghiere di Messina.                                    
Rete: 74′ Nicita                                                                           
Note: Ammoniti Smiroldo e Moschella per gioco scorretto   
Letojanni – Vittoria di misura del Letojanni, ma con strascichi polemici. L’episodio clou al 74’: in un contrasto a centrocampo, Villari rimane a terra contuso al costato (costretto poco dopo alla sostituzione). Gli ospiti fanno ampi gesti di interrompere l’azione, ma né l’arbitro ferma il gioco, né i locali mandano la palla in out; il neo entrato Nicita dopo una decina di metri di corsa lascia partire un tiro che si insacca sotto la traversa. Nulla da eccepire dal punto di vista regolamentare, non da quello etico-sportivo. Ne nasce un parapiglia, che dura diversi minuti. Poi si riprende a giocare, ma non succede più granchè. La partita, davvero ben giocata da ambo le squadre, finisce praticamente con l’episodio che ha portato il Letojanni alla vittoria. Primo tempo molto gradevole, con Moschella molto mobile che svaria a tutto campo e con Pace, metronomo di centrocampo, catalizzatore di tutti i palloni, molto cercato dai compagni. Attacco un pò statico. Di contro l’Alì Terme presenta un Gugliotta in grande spolvero (nella ripresa sente la fatica dei primi 45’) e un Peppe Roma sempre pericoloso negli sganciamenti sulla fascia sinistra. Già al 2’ una combinazione Briguglio-Riparare costringe Giordano a una coraggiosa uscita a terra. Al 18’ Villari scodella in area una punizione: Peppe Roma interviene di testa, fuori di poco. Da segnalare anche due punizioni battute da Pace, una direttamente fuori, l’altra a servire Sgroi che di testa manda alto. Nella ripresa sale in cattedra Calì e tutto l’attacco dei locali ne beneficia: al 48’ Smiroldo conclude a lato un’azione susseguente ad un calcio di punizione del solito Pace; Sgroi  al 55’, servito in piena area di rigore da un cross proveniente dalla fascia destra, manca di testa il bersaglio, spedendo fuori (l’uscita di Micalizzi, fra l’altro, nella circostanza era sembrata un po’ avventata). Calì è pericoloso due volte, nel giro di pochi minuti, con altrettanti calci di punizione che mettono in ambasce la difesa ospite, che però non cede, guidata da un Giuseppe Roma semplicemente perfetto e ben coadiuvato da un grintoso Interdonato. Poi l’episodio incriminato, dopo di che non accade più nulla di rilevante, se non un tiro in corsa, alto sulla traversa, di Omar Riparare smarcato in area da Andronaco al 94’. Da segnalare l’esordio stagionale nelle fila dell’Alì Terme di Antonino Riparare (detto Franco), classe 1958. L’arbitro ha nel complesso ben diretto ed è sembrato sempre essere molto vicino all’azione.  Nella foto l’ingresso in campo delle due squadre.  
Orazio Leotta
REAL TAORMINA    1
MANDANICI              2

Real Taormina: Musumeci, Alessandro, Santisi(46’ Barata), Cacciola, Galeano, Mazza, Lo Turco, Tamà(46’ Curcuruto), Previti(67’ Gallodoro), Quattrocchi, Intelisano. All. Cacciatore.

Mandanici: Interdonato, Gilibero, Spadaro, Parisi, Villari, Bordonaro(75’ Forzini), Uscenti, Trimarchi(80’ Brigandì), Sterrantino(85’ Pirri), Carpo, Arito. All. Carpo.

Reti: 15’ Uscenti, 31’ Quattrocchi,  70’ Spadaro.

Taormina – Dopo sei partite senza vittorie, il Mandanici batte il Real Taormina per 2 – 1. L’ultimo successo della squadra allenata da Carpo risaliva alla nona giornata, in quell’occasione si imposero contro il Chianchitta. Dunque, dopo cinque sconfitte(Letojanni, Ciumaredda, Mongiuffi Melia, Sparagonà e Granitese, Carpo e compagni tornano a sorridere.  Si interrompe, invece la striscia di risultati positivi del Real Taormina. Mister Cacciatore si affida alla solita coppia d’attacco compast da Andrea Alessandro e capitan Tamà. Invece, il modulo tattico del Mandanici, rispetto alle precedenti partite, presenta delle novità soprattutto in attacco. Carpo schiera il tridente. Alla fine la nuova impostazione tattica lì darà ragione. L’avvio è veloce. Al 15’ gli ospiti si portano in vantaggio su azione di contropiede imbastita da Uscenti che scodella al centro. Uscenti trova il guizzo per battere il bravo Musumeci. Preso il gol il Real Taormina reagisce. Con calma, rischiando qualche volta il contropiede. Il pareggio dei padroni di casa nasce da un errore del portiere Interdonato, che consente al bomber Quattrocchi di centrare il bersaglio. Prima del riposo le conclusioni di Trimarchi, di poco fuori, e quella di Previti, ma trova sulla strada Interdonato. Nel secondo tempo mister Cacciatore prova a dare una scossa alla squadra inserendo Barata e Curcuruto.  Il Real Taormina preme sull’acceleratore, ma Interdonato, si supera in diverse circostanze, riscattandosi dell’errore commesso sul gol taorminese. Il Mandanici si rende pericoloso, invece, con Trimarchi, Uscenti e Sterrantino. Al 70’ il gol partita: punizione di Carpo per Spadaro. Colpo di tacco è palla in rete. La partita cresce di tono. Le squadre si allungano. Il Real Taormina assalta in più occasioni la porta ospite, ma alla fine il forcing non ha l’effetto sperato.                                                                            Giuseppe Carpo                                                                            

Nella foto la squadra del Mandanici                                                                                                           

GESCAL     4
MOTTA      2

Gescal: Galletta, Crupi, Totaro, Scucchia S., Coppolino, D’Orazio, Peditto, Acquaviva, Scucchia A., Carorra, Giordano. All. Giordano Antonino

Motta: Nuciforo, Tripolone, Siracusa (70′ Lo Giudice), Cundari, Lando, Donato, Tatì Do., Calabrò, Lucisano, Tatì Da. (55′ Fontanarosa), Tatì A. (70′ Cosentino). All. Lucisano

Reti: 2′ Giordano (G), 6′ Peditto (G), 13′ Tatì A. (M), 50′ Carozza (G), 65′ Coppolino (G), 86′ Calabrò (rig.) (M).

Arbitro: Gemellaro di Messina

Messina  Già sotto di due gol dopo appena cinque minuti di gioco,  messi a segno da Giordano e Peditto, il Motta nulla può contro un Gescal ben coordinato a centro campo ed aggressivo in attacco. Gli ospiti tentano la rimonta con Tatì, che realizza il gol del 2 a 1 al 13’, ma ad inizio del secondo tempo i locali vanno per altre due volte in rete con Carozza e Coppolino, bruciando così ogni speranza di rimonta del Motta.  Il gol di Calabrò, su calcio di rigore in zona Cesarini, attenua un po’ i toni della sconfitta, ma la compagine di mister Lucisano non è stata brillante in campo, come la settima scorsa. Forse, anche, perché di fronte ha trovato un Gescal ben organizzato, con Scucchia e Acquaviva trascinatori nella prima frazione di gioco.

D.C.

FORZAD’AGRO’SCIFI’               1

AKRON SPORT SAVOCA           2

 

Forzad’AgròScifì: Pantini, Principato,  A.Smiroldo, Nipo, Tamà(80’ Costa), S.Smiroldo, Rigano, Caponiti, Carciotto(76’ Chiavetta), Muscolino, Piras(40’ Camelia). All. Spadaro

Akron Sport Savoca: Di Bella, Triolo, Nicita, Di Natale(79’ Lo Conti), Spinella, Famulari, Nitopi, Mantarro, Franchina(67’ Santoro), Leo, Marino(89’ Impellizzeri). All. Bartolotta

Arbitro: Amato di Messina

Reti: 36’ autogol S.Smiroldo, 77’ Marino, 86’ Chiavetta.

 

SCIFI’(Forza d’Agrò) – La prima (sconfitta con l’Usclo Pace) e l’ultima del girone d’andata, sono state fatali al Forzad’AgròScifì costretta a soccombere contro il Savoca, nel derby della Valle d’Agrò, dopo una striscia di vittorie interne che durava dalla seconda giornata di campionato. Le due compagini che sono scesi in campo prive dei due giocatori simbolo, Domenico Muscolino(per i padroni di casa) e Dario Luchino(per gli ospiti), hanno dato vita ad una partita che, solo nel finale si è infiammata, grazie all’ingresso in campo, nelle fila dei forzesi, del bomber Costa e dell’esterno Chiavetta. I savocesi che hanno tenuto bene in campo per oltre un’ora,  pur avendo raddoppiato dopo l’espulsione di Nitopi(proteste nei confronti del direttore di gara), nel finale sono entrati un po in confusione, lasciando l’iniziativa del gioco in mano a Nipo e compagni. Il primo tiro verso la porta è dei padroni di casa, al 27’, con Muscolino che sorvola  la traversa. Al primo vero affondo, però, il Savoca si porta in vantaggio. Marino si libera in area sulla sinistra e, in diagonale, cerca il secondo palo, sulla traiettoria interviene il libero S.Smiroldo che spedisce alle spalle del proprio portiere. Due minuti più tardi è Nitopi a mancare il raddoppio con un diagonale che sfiora il palo alla destra di Pantini. Nella ripresa, l’incontro continua a rimanere con continui capovolgimenti di fronte. Al 58’,  Muscolino viene fermato in fuori gioco, mentre era lanciato a rete. Al 63’, S.Smiroldo, su punizione dal limite, impegna seriamente a terra Di Bella. Al 73’, Nitopi protesta nei confronti dell’arbitro, a causa di un’azione bloccata per fuori gioco e viene espulso.  Pur in inferiorità numerica, la panchina dei forzesi ritarda alcuni ingressi in campo e gli ospiti, in contropiede, al 77’, trovano il raddoppio con Marino. Il tecnico Spadaro, a questo punto, manda  sul rettangolo di gioco anche il bomber Costa e per il Savoca ,che non riesce a prendere le contromisure,  sono dolori. All’86’, il forcing dei forzesi viene premiato con il gol Chiavetta, lanciato a rete da Costa. Sul finire della partita, il solito Costa, smarca solo in area Rigano che solo davanti a Di Bella manca la deviazione del probabile pareggio.

Nella foto il secondo gol del Savoca realizzato da Marino(Foto Onofrio Miano).

Pippo Trimarchi

SPARAGONA’               1

MONGIUFFI MELIA    1

Sparagonà: Colloca, Palella, Ucchino (35’ Carnabuci), Pollino, Sciarrone, Ingalis (54’ A.Casablanca), V.Santoro (53’ Aranciotta), Rizzo, G.Santoro, E.Casablanca, Caminiti ( 74’ Gelso). All. Brigandì

Mongiuffi Melia: Siligato, Cingari, Puglia, Dajdone (82’ L. Santoro), Bucceri, C. Longo, A.Santoro, Ferro, A. Curcuruto (46’ M. Longo ), Lo Po’ ( 25’ Bianca e dall’86’ Intilisano), Cirino. All. Intelisano

Arbitro: Picciolo di Messina

Reti: 85’ Cirino, 96’ Gelso

Espulso: Enrico Casablanca

S.Teresa di Riva – Il Mongiuffi Melia sfiora l’impresa al comunale di Bucalo, contro uno Sparagonà che riesce ad agguantare il pareggio grazie ad un errore del portiere Siligato. La partita ha vissuto, però, attimi di apprensione e di paura, all’86’, per l’infortunio patito dall’attaccante ospite Bianca, costretto al ricovero ospedaliero, dopo uno scontro con il centrocampista Enrico Casablanca che è stato espulso dal direttore di gara. Dopo un primo tempo con pochi sussulti  da parte dell’una e dell’altra squadra, nella ripresa, le due compagini hanno cercato di dare più consistenza alle azioni d’attacco. Al 57’, il nuovo entrato,  Aranciotta,  impegna Siligato a terra. All’83’, Antonello Gelso, entrato al posto dell’infortunato Marco Caminiti, si libera dal limite e dell’area e manda la sfera a sfiorare l’incrocio dei pali. Il Mongiuffi Melia non sta a guardare e, all’84’, Cingari(tante le sue sgroppate sulla fascia destra) si presenta solo davanti a Colloca che, però,  riesce a ribattere in angolo. Malgrado i suggerimenti del tecnico Brigandì, lo Sparagonà continua a distrarsi in difesa e, all’85’, Cirino con un fendente dal limite dell’area batte Colloca. All’86’, lo scontro tra E.Casablanca e Bianca che costringe l’attaccante  alessese del Mongiuffi Melia,  a lasciare il campo in ambulanza. L’arbitro fa recuperare i 10 minuti di sospensione e, al 96’, una grossa ingenuità del portiere Siligato, che rinvia la sfera con le mani sui piedi di Gelso, permette all’attaccante di casa di realizzare a porta sguarnita. Gli ultimi minuti son palpitanti, prima Cingari , solo in area, si vede respingere il tiro da Colloca, subito dopo, il centravanti santateresino G. Santoro si presenta solo davanti a Siligato e gli tira addosso. Adesso lo Sparagonà che detiene l’attacco più prolifico del campionato, con trentaquattro reti, si gioca nelle prossime due giornate una buona fetta di campionato. Infatti, riceve prima il Letojanni e poi la capolista Granitese che in trasferta è riuscita a collezionare cinque vittorie e due sconfitte. Il Mongiuffi, invece, dal canto suo ha fatto registrare di disporre un buon organico e soprattutto gioca un buon calcio, merito sicuramente del tecnico Intelisano.

Nella foto in alto una conclusione di Enrico Casablanca(nella prima frazione) che sfiora il palo. Accanto invece il giocatore Bianca, mentre lascia il rettangolo di gioco per essere trasportato all’ospedale dai medici del 118 di Santa Teresa di Riva.

Pippo Trimarchi

Granitese        1
Ciumaredda    0
 
Granitese: Corvaia, Savoca, Russo M., Arena, Brunetto A., Mannino, Lo Giudice Arati(90′ Carbone), Brunetto S., Falcone(55 Puglia M.), Pagano.
Ciumaredda: Rosani, Trimarchi(24′ Lo Giudice E.), Spadaro, F., D’Agostino, Fleri, Ragusa(63′ Manganaro), Mondello(52′ Santoro O.), Ferraro, Casablanca, Santoro E.(52′ Sturiale), Spadaro C52′ Spadaro P.).
Arbitro: Calapai di Messina.
Rete: 43’ Gabriele Pagano su rigore.
Espulso: Manganaro (Ciumaredda).
Graniti – Due squadre determinate fin dai primi minuti alla ricerca dei tre punti. Le premesse della vigilia per una partita bella con continui capovolgimenti di fronte, vengono meno, con il trascorrere dei minuti, infatti, si gioca prevalentemente a centrocampo. La gara stenta a carburare. Merito delle difese attente a non concedere nulla. Sul finire del primo tempo la capolista riesce a violare la difesa più forte del campionato(solo dodici i gol al passivo) grazie ad un calcio di rigore concesso dall’arbitro Calapai. Sul tiro dagli undici metri va Gabriele Pagano e trasforma con Potenza e precisione. Rosani indovina l’angolo, ma non può arrivarci. Nelle ripresa la squadra allenata da mister Ciatto tenta di riequilibrare le sorti dell’incontro, ma sono condizionati dall’inferiorità numerica per l’espulsione di Manganaro. In dieci uomini, contro una squadra ben compatta, il Ciumaredda non riesce ad evitare la debacle. Da segnalare, tra i padroni di casa,  l’ottima prestazione di  Pagano e Brunetto, mentre al centro campo è stata evidenziata qualche incertezza. Con i tre punti la Granitese è campione d’inverno frutto di dieci vittorie e due pareggi.  e quattro pareggio. Il ruolino di marcia della capolista è costante sia in casa sia in trasferta. Ventidue i punti conquistati in casa.  
 
 ARS SPORT CLUB      10
CHIANCHITTA              0
 
Ars Sport Club:  Munafò, Cucinotta, Grioli, Caldero, Pellegrino (La Fauci), Vinciguerra, Celona (38’ Mondello), Repici (65’ Morabito), Munafò (74’ Bellamacina), Allone, La Rocca (42’ Capitti).
Chianchitta: Villari, Intelisano, Marino, Leonardi, Jannino, Guerrera, Palermo, Sciacca, Urso, Vecchio, Ferraù.
Arbitro: D’Amico di Messina
Reti: 13’ 27’ e 38’ Munafò, 31’ Repici, 41’ La Rocca, 59’ e 66’ Capitti, 78’ Mondello, 83’ Bellamacina.
Messina – Partita a senso unico, con i padroni di casa padroni che non hanno difficoltà a battere il Chianchitta. La squadra ospite alza la bandiera bianca dopo appena un quarto d’ora di gioco. Buona la prova di Munafò, autore di una tripletta e di Capitti, entrato al posto di La Rocca, che ha messo a segno una doppietta. Sul finire dell’incontro il centravanti del Chianchitta è stato messo a terra nell’area dei padroni di casa, ma stranamente l’arbitro non ha concesso il rigore. Poteva essere il gol della bandiera, ma così non è stato.

 Nella foto Daniele Munafò, 34 anni. (Ars Sport Club).

 

a cura del responsabile sportivo Gianni Arpi

 

 

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