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MESSINA, IL CGA SULLA GESTIONE DELLA ZONA FALCATA

L’avv. Domenico Arizzi, incaricato della difesa dell’Ente Portuale di Messina, ci ha trasmesso un comunicato relativo alla decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia, n. 91 del 25 gennaio 2010, con la quale i Giudici amministrativi hanno stabilito importanti principi destinati ad incidere in modo significativo sulla contesa da tempo in corso fra l’Ente Autonomo Portuale di Messina e l’Autorità Portuale di Messina, sulla titolarità e sulla gestione delle aree della zona falcata.

“Vista la posizione e le iniziative dell’Autorità Portuale di Messina e la potestà che la stessa pretende di esercitare su tutte indistintamente le aree del demanio marittimo costituenti la zona denominata “porto di Messina”, quale avvocato incaricato della difesa dell’Ente Autonomo Portuale di Messina nel ricorso in appello promosso e trattato dinanzi il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia [promosso per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, sezione Catania, n. 169/2006 del 6 febbraio 2006], desidero portare alla Cortese Attenzione delle SS. LL. Ill.me che il C.G.A., con la recente sentenza n. 91/2010, intervenendo in contesa fra l’Ente Autonomo Portuale di Messina e l’Autorità Portuale di Messina su questioni afferenti la titolarità, la gestione, i limiti, le attribuzioni e la competenza dell’Autorità portuale sulle aree del demanio marittimo costituenti la zona denominata “porto di Messina”, ha stabilito importanti principi destinati ad incidere in modo significativo sulla contesa da tempo in corso fra i due Enti sulla titolarità e sulla gestione delle aree della zona falcata. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha peraltro affermato che, con l’istituzione dell’Autorità Portuale nel porto di Messina non sono venuti meno i poteri dell’Ente Autonomo Portuale sull’area costituente il “punto franco” e che i compiti attribuiti all’Autorità Portuale non escludono né assorbono le attribuzioni e le competenze dell’Ente preposto per legge all’amministrazione e gestione delle aree costituenti il “punto franco” del porto di Messina. Invero l’Ente Autonomo Portuale non è stato mai dismesso, ma è ancora esistente come soggetto dotato di "personalità giuridica pubblica" e ha potestà su un’area che ha un perimetro accuratamente delineato nei suoi confini e sulle aree del bacino di carenaggio e della stazione di degassificazione per navi petroliere”.

Avv. Domenico Arizzi

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