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venerdì, Settembre 20, 2024
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3 CAT/ SCONFITTE LE CAPOLISTE CIUMAREDDA E GRANITESE

Il PUNTO 

Ritorna il poker d’assi in testa alla classifica del girone B del campionato di terza categoria. La fuga del Ciumaredda e della Granitese si è bruscamente interrotta solo dopo tre giorni. Infatti, il Letojanni e il Savoca approfittano del contemporaneo passo falso delle due battistrada per riportarsi nuovamente al comando. Chi si aspettava un allungo in classifica da parte dei santateresini e degli alcanterini è stato deluso. Il Ciumaredda è caduto in casa ad opera del Letojanni del presidente Camarda e del tecnico Caudullo, grazie ad una rete di Calì, messa a segno nella prima parte della gara. Mentre la Granitese si ferma in casa dell’Usclo Pace che continua la sua striscia positiva di risultati dalla sesta giornata. Fa eco la vittoria del Savoca che supera il Real Taormina con una doppietta di Luchino e un gol del solito Marino. Avanza in classifica il Gescal vittorioso contro il Forza D’’AgròScifì che da corrazzata interna , in trasferta si traforma in armata di Brancaleone. Cinque le reti inflitte da Bonansinga e compagni. Ritorna alla vittoria lo Sparagonà, dopo la deblacle casalinga contro l’Usclo Pace. Vittoria piuttosto facile contro la squadra del presidente Pippo Leonardi. Ad aprire le danze del gol  è stato Santoro, autore di una tripletta. Mezzo passo falso dell’Alì Terme contro il Giardini che ha ben figurato grazie agli ultimi rinforzi ed in particolare dell’attaccante Antinoro.  L’altro pareggio della giornata è quello tra Motta e Ars Sport Club.  Gara condizionata dal forte vento che ha impedito lo spettacolo fra due squadre molto agguerrite. Il Mongiuffi Melia s’impone in quello di Mandanici  e lo scavalca in classifica. Giornata ricca di gol:  Tre le vittorie esterne più prevedibile quello dello Sparagonà contro il Chianchitta, meno quella del  Mongiuffi Melia a Mandanici e quello del  Letojanni al comunale di S. Teresa di Riva.  Un solo 0 – 0 quello tra Motta e Ars Sport.

MANDANICI              1

MONGIUFFI MELIA   3

Mandanici: Auditore, Interdonato, Arito, Parisi(65’ Brigandì), Pino(25’ Ciatto), Carpo, Ruggeri(43’ Sturiale), Giliberto, Sterrantino, Bordonaro(75’ Pirri), Uscenti.
Mongiuffi Melia: Silicato, Santoro A, Intellisano, Longo, Puglia(47’ Bianca), Bucceri, Lo Giudice, Santoro T., Cingali, Peri, Cirino.
Arbitro: Iannello di Messina
Reti: 22’ Giliberto, 39’ – 58’ Bucceri, 81’ Peri.
Mandanici – La gara  al comunale di Mandanici è caratterizzata dalle avverse condizioni climatiche, ma contraddistinta anche da due splendidi gol uno porta la firma di Giliberto per i locali e l’altro quella Bucceri per gli ospiti. Formazione locale rimaneggiate per i numerosi infortuni. Durante la fase di riscaldamento altra tegola per mister Carpo che perde anche il fantasista Trimarchi. Gli ospiti schierano una difesa a quattro capitanata dall’ottimo Bucceri.  Parte forte il Mandanici   e al 10’ con Sterrantino si rende pericoloso. Tiro però che sorvola la traversa. La squadra locale pratica un pressing molto alto e al 22’ grazie ad una mischia si porta in vantaggio  con un capolavoro in rovesciata di Giliberto. Imprendibile per il portiere  Silicato. Al 25’ la sfortuna persiste per i locali e Pino è costretto a uscire per infortunio. Gli ospiti alzano il proprio baricentro e al 28’ colpiscono la traversa con Peri. Il pareggio arriva subito dopo al 34 con un bolide da trentacinque metri  di Bucceri. Gol fantastico.  Replica il Mandanici al minuto 39 in contropiede:  Carpo parte palla a piedi dalla propria area ed imbecca, dopo una galoppata, Uscenti che non concretizza. Pregevole l’azione. Al 43’ Carpo è costretto a sostituire l’infortunato Ruggeri per Sturiale. Ad inizio ripresa Arito protesta vivacemente per un fallo non fischiato e l’arbitro Arito lo espelle. La partita cambia volto e i padroni di casa subiscono e al 58’ l’affondo del Mongiuffi:  Santoro entra in area e cade. Un fallo che l’arbitro punisce con un tiro dagli undici metri. Per i padroni di casa la decisone arbitrale è stata dettata soprattutto dalle pessime condizioni climatiche che hanno impedito al sig. Iannello  la corretta valutazione del fallo. Bucceri impeccabile dal dischetto. Le squadre si allungano con i padroni di casa cercano il pareggio, ma subiscono l’1 a 3 ad opera di Peri  in contropiede . A fine gara un  gesto molto bello dei   tifosi locali  che  portano delle ciambelle sia ai propri beniamini che agli ospiti. Dunque clima di festa negli spogliatoi. Sono contento – afferma mister Carpo –  per la prestazione della squadra che a tratti ha giocato bene. Lodevole la prova di Uscenti che si è sacrificato molto .  Giocare in dieci – continua l’allenatore – in questo campo ci ha reso le cose piuttosto difficili, pesa  l’espulsione sacrosanta di Arito. Devo fare i complimenti al Mongiuffi per la grande prova, ma un plauso va anche ai nostri  tifosi per me i migliori del campionato in un periodo difficile come il nostro molto vicini con gesti come quello di oggi fuori dalla norma.
Giuseppe Carpo

                    ALI’ TERME    1

 GIARDINI                  1

Alì Terme: Micalizzi, Cinturrino, G.Roma, Tilenni, Peppe Roma, Pistone, Andronaco, Gugliotta(l’82’ Trimarchi), Briguglio, Muzio( 91’ Maccarrone), Riparare(70’ Vera).                                    

Giardini: Crimi, Trimarchi, Granata, Caldara, M.Costanzo, Scalia, Antinoro, Miccoli, Campione, Donzi(70’ A.Costanzo), Di Bella.      

Arbitro: Renato Amato di Messina                                             

Marcatori: al 56’ Andronaco,  87’ Mario Costanzo

Note: ammoniti al 39’ Trimarchi(G) per gioco scorretto, all’81’ A.Costanzo  per simulazione, all’89′ Muzio e al 94° Andronaco per proteste.

 

Alì Terme – L’Alì Terme ha perso lo smalto di inizio campionato e non va oltre il pari contro un dignitoso Giardini che ha il merito di avere creduto fino all’ultimo di poter pervenire al pareggio. I padroni di casa partono con una difesa a tre, con Tilenni play maker nel ruolo che era stato di Fabio Micalizzi prima dell’infortunio. Giardini molto coperto che gioca prevalentemente di rimessa cercando spesso il bomber Campione. Antinoro pericoloso al 7’, ma Micalizzi para sicuro. Risponde Riparare un minuto dopo, di poco a lato la sua conclusione. Micalizzi in grande spolvero al 20’ quando una combinazione Donzi-Campione lo costringe alla deviazione in corner. L’azione più bella di tutto il primo tempo al 25’: Tilenni parte in velocità, scambia con Muzio che di prima serve Pistone, tiro di prima intenzione, fuori di poco. Ci prova al 32’ Caldara con un improvviso tiro dai 22 metri, a lato. Pericoloso calcio d’angolo di Muzio allo scadere, ma la conclusione di Briguglio non centra lo specchio della porta. Inizia la ripresa sulla stessa falsariga del primo tempo. L’Alì Terme parte in attacco, ma sono gli ospiti con un fraseggio tra Antinoro e Campione a mettere i brividi alla difesa locale.  Al 50’ campanello d’allarme per il Giardini: Muzio, in una delle sue scorribande sulla sinistra, scodella al centro ma Briguglio da distanza ravvicinata non riesce a centrare la porta. Il gol al 56’: rimessa laterale per i locali, la difesa libera, ma Andronaco in acrobazia da fuori area mette la palla nel sette dove il portiere non può arrivare. I padroni di casa passano a una difesa a quattro cercando di contenere le sfuriate degli ospiti tutti protesi nel cercare il pareggio. Sempre pericolose le combinazioni Campione-Antinoro, che danno un gran da fare a tutta la retroguardia aliese. All’87’ viene premiato il forcing del Giardini: Antinoro impegna Micalizzi costringendolo alla ribattuta sulla quale si avventa Mario Costanzo che insacca. Cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro ma non succede più nulla: pari e patta. Giardini non trascendentale ma determinato e ordinato in campo; sugli scudi, Campione e  Antinoro, vere spine nel fianco per la difesa aliese. Di contro l’Alì Terme continua a soffrire l’assenza in mezzo al campo di Fabio Micalizzi, vero faro illuminante del gioco e di Tonino Raffa, centravanti boa, che sa difendere la palla e riesce ad aprire quegli spazi dove la velocità di Muzio e Riparare può fare la differenza. Bene Tilenni, capace di giocare con autorità sia in difesa che a centrocampo, diligenti Peppe Roma e Andronaco e una nota di merito a Vera che nei pochi minuti che ha avuto a disposizione si è guadagnato tre calci di punizione, oltre ad aver tentato con personalità la via del gol con un tiro dalla distanza.    

Orazio Leotta

             

USCLO PACE   4

GRANITESE      2

 

Usclo Pace: Maggio, Minutoli (D’Agostino), Palmeri (Cavallaro), Mangraviti, Durante, Cacciola, Sferrazza, Zanghì,  Venuto (Bardetti), Donato (Nunnari), De Tommasi (Palmeri A.)

Granitese: Corvaja, Saetta, Savoca, Arena, Brunetto A., Russo, Lo Giudice, Arati, Brunetto S., Puglia, Pagano. (in panchina Carbone, Siligato, Parlavecchio e Puglia M.)

Arbitro: Gemellaro di Messina

Reti: Al 48’ Brunetto S., 24’ Durante, 48’ Mangraviti,, 74’ De Tommasi, 82’ Donato, 91’ Pagano su rigore.

Messina  La capolista Granitese ci ha rimesso le penne nella difficile trasferta contro l’Usclo Pace, dopo novanta minuti di gioco esaltante. Eppure ad andare per primi in rete sono stati gli ospiti con Brunetto, che ha risolto una triangolazione con Arati e Puglia. Un paio di minuti dopo i locali agguantano il pareggio con Durante, che sfrutta una indecisione della retroguardia ospite. Sull’uno a uno si va al riposo. Nella ripresa si è visto solo l’Usclo Pace, che ha ripetutamente attaccato la porta difesa da Corvaja.  E così uno dopo l’altro sono arrivati i gol di Mangraviti, De Tommasi e Donato, ma tante altre facile occasioni sono state fallite da Nunnari e Palmieri. La Granitese è riuscita a dimezzare lo svantaggio a tempo scaduto, con l’ala sinistra Pagano, direttamente su calcio di rigore. Ancora una volta l’Usclo Pace nella ripresa riesce a cambiare volto e a conquistare tre punti che lo proiettano a ridosso delle prime della classe. Dopo la sconfitta, alla quinta giornata, contro Savoca per uno a zero, i peloritani hanno conquistato quattro vittorie rispettivamente contro Letojanni, Mongiuffi Melia, Sparagonà e adesso anche contro la Granitese, e tre pareggi contro Chianchitta  e Ciumaredda fuori casa e Mandanici tra le mura amiche. Un rendimento che ha permesso a Maggio e compagni di portarsi tra le prime della classe. Per la Granitese una sconfitta inaspettata in virtù della precedente gara giocata contro il Savoca e vinta per 5 – 0.

Roberto Prestia

 

GESCAL                          5

FORZAD’AGRO SCIFI’       0

 

Gescal: Bonansinga(60’ Passaniti), Crupi, Giordano, Martino(40’ Perrone), Cannavò, Coppolino(75’ Ammo), Peditto, Acquaviva, Andreacchio, Carrozza, Scucchia.

Forza D’AgròScifì: Pantini, Principato, Cacopardo(46’ Piras), Nipo(46’ Smiroldo M.), Tamà(46’ Camelia),  Smiroldo S.(65’ Crupi), Rigano(46’ Chiavetta), Caponiti, Costa, Muscolino, Carciatto.

Arbitro: Picciolo di Messina

Reti: 8′ (rig.) – 72’ Scucchia 15’Andreacchio 22′ Carrozza (rig.) 35′ Acquaviva.

 

Messina – Il Forza D’AgròScifì soffre il mal di trasferta e dopo mezz’ora si trova sotto di quattro reti. Il Gescal torna al successo casalingo non accadeva dal 6 dicembre. In quell’occasione s’impose sulla Granitese. Il vantaggio della squadra locale giunge al 8’ con il calcio di rigore trasformato da Scucchia. La squadra di mister Santino Spadaro tenta subito una reazione, ma Andreacchio, al 15’, raddoppia. Passano solo 7’ ed i locali portano a tre le reti con Carrozza sempre dagli undici metri. “Certamente il Gescal – afferma mister Spadaro – era ben messo in campo, ma ci hanno penalizzato anche alcune decisioni arbitrali soprattutto in occasione dei due calcio di rigore. Comunque, il risultato non lascia alibi”.  Il Gescal spinge e al 35’ segna la quarta rete con Acquavita. I padroni di casa giocano a tratti un bel calcio. Nella ripresa il Forza D’AgròScifì  gioca le carte  Piras, Camelia e Chiavetta nel tentativo di raddrizzare la gara, ma il Gescal è ordinato. Gli ospiti spingono sull’acceleratore. Prima la conclusione di Muscolino (50’) e poi quella di Carciotto (55’) s’infrangono sui legni della porta difesa da Bonansinga. Al 72’ il  Gescal segna la quinta rete con Scucchia autore di una doppietta, mentre nella classifica cannoniere raggiunge quota cinque. “Sono deluso – esordisce a fine gara mister Spadaro – in modo particolare dei giocatori veterani. Dimentichiamo in fretta cosa siamo capace di fare tra le mura amiche, ma ci sono anche le partite in trasferta, quindi è necessario onorarle nel miglior dei modi. Occorre cambiar mentalità ed ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Naturalmente il primo sono io”. Una vittoria salutare per il Gescal che raggiunge quota diciannove in classifica e si proietta a ridosso delle battistrada.

 

MOTTA                           0

ARS SPORT CLUB      0

 

Motta: Monte, Tripolone, Di Salvo, Lando, Donato, Tatì D., Fontanarossa, Caruso, Tatì A., Tati D., Cosentino.

Ars Sport Club: Munafò I, Cucinotta, Feti, La Fauci(85’ La Rocca), Pellegrino, Vinciguerra, Capitti, Priolo, Repici(75’ De Domenico), Munafò II, Allone.

Arbitro: Vezzosi di Messina

 

Motta  – Poche emozioni e nessuna rete tra Motta e Ars Sport Club. Le due formazioni non vanno oltre allo 0 -0, un risultato tutto sommato giusto al termine dei novanta minuti. La gara è condizionata dal forte vento che ha impedito alle due squadre di potersi esprimere al meglio delle loro potenzialità. Il Motta prova a fare la partita, ma l’Ars Sport Club non si fa imbrigliare e tenta in contropiede di colpire il portiere Monte. Comunque la gara, nel primo tempo, è avara di emozioni e il gioco ristagna a centrocampo. Nel secondo tempo chi sperava di vedere una partita entusiasmante è rimasto deluso. Al 74’ la più nitida azione da rete è di marca ospite con Allone, ma Monte è insuperabile. La gara si spegne e nessuna delle due squadre riesce a rendersi pericolosa. Da una parte il Motta cerca di trovare sbocchi, inutilmente, dall’altra l’Ars Sport Club non riesce ad ottimizzare quanto costruisce. Si conclude senza emozioni.

 

SAVOCA                       3

REAL TAORMINA       0

 

Savoca: Di Bella, Triolo, Impellizzeri, Leo(85’ Giunta), Famulari, Mantarro, Marino, Tusano(35’ Di Natale), Franchina(81’ Informante), Luchino, Santoro(13’ Lo Conti). All. Bartolotta

 Real Taormina: Santisi, Intelisano, Ruggeri(dal 72’ Privitera), Alessandro, Mazza, Brocato(76’ Cannata), Lo Turco, Tamà(62’ Sciacca), La Rosa, Previti. Gallodoro. All. Cacciatore

Arbitro: De Luca di Messina

Reti:  5’ Marino,  57’70’ Luchino

 

Savoca: Dopo la debacle di Graniti, il Savoca, trascinato da capitan Luchino(doppietta), vince contro il Real Taormina, decimato dal Giudice Sportivo a seguito dei fatti accaduti con il Motta (all’undicesima giornata)  e ritorna nuovamente in testa alla classifica anche se in coabitazione con Ciumaredda, Granitese e  Letojanni. La squadra del tecnico Bartolotta contro il Real Taormina, era chiamata ad una prova di orgoglio e di carattere. Alla fine la prestazione è convincente. L’avvio è positivo per i savocesi che solo dopo 5 minuti riescono a portarsi in vantaggio con Marino pronto a sfruttare un’indecisione della difesa taorminese. Con il Savoca in vantaggio, gli ospiti provano a replicare. L’occasione per pareggiare giunge al 10’ quando, l’arbitro De Luca, concede un calcio di rigore per fallo di mano, in piena area, dello stopper Famulari. Dal dischetto La Rosa centra il palo alla destra del porta difesa da Di Bella. Scampato il pericolo il Savoca potrebbe raddoppiare(20’) con Luchino, che appena in area, lascia partire un rasoterra che s’infrange sul palo. Parità di legni. Il Savoca spinge. Al 41’ la traversa nega a Marino la gioia del gol. Conclusione sulla traversa. Nella ripresa il Real Taormina scende di tono ed il Savoca ne approfitta con capitan Luchino che direttamente su punizione dal limite batte Santisi.  Girandola di sostituzione tra le due file con mister Bartolotta che tenta di dare una maggiore consistenza in attacco con l’inserimento del giovane Giunta e dell’esperto Informante, mentre il Real Taormina con Sciacca e Privitera tenta la rimonta. Le velleità dei taorminesi si spengono al 70’ con la terza rete di Luchino. Pallonetto vincente da fuori area. L’ultimo sussulto della gara è di Previti, ma la conclusione è alta sulla traversa.

Pippo Trimarchi

 

CIUMAREDDA    0

LETOJANNI        1

Ciumaredda: Crimi, Trimarchi(72’ Ricciardi), Manganaro(46’ Spadaro C.), Santoro, D’Agostino, Crisafulli, Impellizzeri, Vittorio(46’ Freni), Casablanca(74’ Santoro), Lo Giudice E., Lo Giudice L..

Letojanni: Giordano, Smiroldo, Ardizzone, Pedale, Camarda, Valastro, Nicita(53’ Lo Giudice), Pace(77’ Paiano), Sgroi(80’Bonsignore), Calì(92’ Gabriele), Moschella.

Arbitro: Alecci di Messina

Rete: 55’ Calì.

Ammoniti: Valastro, Pace, Sgroi, Trimarchi, Santoro, D’Agostino.

 

Santa Teresa di Riva – Il Letojanni piega i santateresini con un gol messo a segno nel primo tempo e poi resiste al forcing. La capolista Ciumaredda dopo dodici giornate incappa nella prima sconfitta stagionale ad opera della squadra di Camarda reduce dalla debacle contro il Forza D’Agrò Scifì. E dire che la squadra locale ha sciupato parecchio, anche un penalty, calciato abbondantemente fuori dalla porta difesa da Giordano da Roberto Crisafulli. Successo meritato dei letojannesi più reattivi e determinati degli uomini di mister Ciatto. La prima occasione da rete porta la firma di Sgroi con un colpo di testa di poco fuori. Al 14’ sempre Sgroi lanciato a rete costringe Crimi a uscire con i piedi. Il Ciumaredda si scrolla. In poco meno di 5’ sfiora il vantaggio prima con Crisafulli che colpisce la parte alta della traversa, con una punizione, concessa per fallo su Casablanca(ottima la sua prestazione) e poi con un penalty. Il tiro dagli undici metri, concesso per fallo di mani, è calciato alto da Crisafulli. Ed ecco inesorabile la regola del calcio. Chi sbaglia è punito. Infatti, al 35’ Calì s’invola sulla trequarti e batte in uscita l’incolpevole Crimi. La reazione del Ciumaredda passa per i piedi di Vittorio, ma il suo tiro è debole e Giordano riesce a sventare il pericolo. Nella ripresa mister Ciatto inserisce Spadaro e Freni rispettivamente per Manganaro, e Vittorio. Il Ciumaredda colleziona una serie di calci d’angolo, ma non riesce ad impensierire Giordano. La prima azione pericolosa è di Santoro, ma sotto porta non centro il bersaglio. Al 64’ prima Santoro e poi sulla ribattuta della difesa Lo Giudice falliscono il pareggio. Il Letojanni si difende con ordine. Il Ciumaredda non riesce a trovare il varco vincente per evitare la sconfitta. Ha pesato in attacco l’assenza di Moschella. Una vittoria importante per il Letojanni che aggancia la vetta della classifica, mentre il Ciumaredda fallisce l’ennesima occasione per aumentare il distacco sulle dirette inseguitrici. Infatti, quando è chiamata al salto di qualità non riesce ad essere cinico.

CHIANCHITTA     1

SPARAGONA’       5

Chianchitta:  Scordo( 15’ Villari), Zappalà( 46’ Lazzara), Marino, Leonardi, Sciacca, Guerrera, Megna, Urso, Puglisi, Spina( 55’ Ferraù), Vecchio.

Sparagonà:  Colloca( 80’ Latto), Savoca, Palella( 61’ Gelso), Ucchino, Pacher( 65’ Famulari), Casablanca A., Carnabuci, Caminiti( 75’ Ruggeri), Santoro( Casablanca C.), Sciarrone, Cannata.

Arbitro: D’Amico di Messina.

Reti:  7’20’65’ Santoro, 15’ Carnabuci, 50’ rig. Cannata, 80’Urso

 

Giardini – Con una tripletta di Santoro, e i goal di Carnabuci e di Cannata, lo Sparagonà di Santa Teresa di Riva supera il fanalino di coda Chianchitta. L’avvio dei santateresini  è avvolgente  con  Santoro e compagni che riescono ad avere la meglio su una squadra che, pur avendo sbagliato due rigori al 55’ con Puglisi e al 65’ con Vecchio, non è stata mai in partita. Gara prevalentemente in mano agli ospiti che senza soffrire tanto riescono a superare un modesto Chianchitta, dopo la sconfitta subita nel giorno dell’Epifania in casa contro l’Usclo Pace. In quell’ occasione lo Sparagonà era in vantaggio per due reti a zero e poi ha subito inopinatamente  la rimonta dei messinesi. Una vittoria salutare per la formazione del presidente Scarcella, che cementifica, ancora di più, il rapporto tra dirigenza, tecnico e giocatori. Infatti, la squadra continua ad essere guidata dall’ottimo tecnico Carmelo Brigandì.  La gara per la cronaca è stata battezzata già al 7’ da Santoro. Raddoppio di Carnabuci al 15’ e tripletta servita al minuto 20’ con lo scatenato Santoro. Le altre due reti sono state messe a segno al 50’ da Cannata, su calcio di rigore, concesso per fallo su Savoca,  e ancora da Santoro al 65’. Il gol della bandiera per il Chianchitta porta la firma  dell’ottimo Urso. Risultato che galvanizza la formazione della Valle d’Agrò. Invece, il volenterose Chianchitta è costretto, ancora una volta,  a subire l’ennesima sconfitta.  Ma per la formazione del presidente Pippo Leonardi nulla è compromesso, perché la squadra è stata costruita per partecipare a questo torneo, soprattutto con lo scopo del divertimento. Lo Sparagonà con la vittoria sui giardinesi, adesso, è chiamato a confermare tutto quello che di buono ha fatto palesare contro Scordo e compagni. La continuità dei risultati è fondamentale per potersi inserire nella lotta per il salto di categoria. Certamente il recupero dei diversi infortunati tra i quali spiccano Rizzo, Silvio, Ingales e Casale  e la compattezza del gruppo potranno essere determinati per far spiccare definitivamente il volo verso la vetta.  

Enrico Scandurra

 Classifica marcatori entro stasera 11 gennaio 2010

a cura del responsabile dello sport Gianni Arpi

              

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