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Santa Teresa di Riva
giovedì, Settembre 19, 2024
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3 CAT. RISULTATI DELL’UNDICESIMA GIORNATA

RISULTATI

GRANITESE SAVOCA 5 0
SPARAGONA’ USCLO PACE 2 3
CIUMAREDDA MANDANICI 6 3
F. D’AGRO’ S. LETOJANNI 2 1
MONGIUFFI M. CHIANCHITTA 2 0
R. TAORMINA MOTTA 1 2
ARS SPORT CLUB ALI’ TERME 1 0
GIARDINI GESCAL 1 1

CLASSIFICA
CIUMAREDDA 23
GRANITESE 23
SAVOCA 20
LETOJANNI 20
ARS SPORT C. 20
USCLO PACE 19
ALI’ TERME 18
SPARAGONA’ 16
GESCAL 16
F. D’AGRO’ S. 16
MANDANICI 13
MONGIUFFI M. 11
R. TAORMINA 10
MOTTA  9
GIARDINI 5
CHIANCHITTA 1
—     
IL PUNTO
Nell’undicesima giornata solo Ciumaredda e Granitese riprendono a marciare come nel 2009 e allungano il passo rispetto a Savoca e Letojanni entrambe sconfitte in trasferta. Pesante il passivo dei savocesi nello scontro diretto in quel di Graniti. La squadra di Roberto Bartolotta non è riuscita ad entrare mai in partita subendo, addirittura,  una cinquina da Pagano e compagni. Anche il Letojanni è stato costretto ad abbandonare temporaneamente la vetta a seguito della debaclè sul campo del Forza D’Agrò Scifì. A regalare la vittoria ai forzesi è stato il colpo di testa di Costa quando correva il 48 minuto. La capolista Ciumaredda gioca a tennis contro il Mandanici che solo nella ripresa riesce ad essere più incisivo. Da registrare un gol fantasma sulla conclusione di Sterrantino e bloccata da Crimi abbondantemente prima che la sfera varcasse la linea bianca. Continua la striscia positiva dell’Ars Sport Club(nove punti in tre partite) che con Capitti supera anche l’Alì Terme per nulla trascendentale rispetto alle prestazioni precedenti. La pausa natalizia per i ragazzi mister Micalizzi ha influito negativamente. Nello spareggio per il terzo posto l’Usclo Pace si impone a sorpresa contro lo Sparagonà incapace di gestire il doppio vantaggio. I messinesi ripetono così la prestazione contro il Ciumaredda. In quell’occasione solo il portiere santateresino salvò dalla sconfitta l’attuale capolista. Pesano per lo Sparagonà gli errori sottorete e qualche scelta tecnica. Il Giardini, pur in formazione rimaneggiata per le recenti decisioni del giudice sportivo, riesce ad imbrigliare il Gescal di Giordano. Il pareggio frena i peloritani nell’ascesa verso l’alta classifica. Torna alla vittoria il Mongiuffi Melia contro il fanalino di coda Chianchitta che ha cercato di limitare i danni. Il Real Taormina perde l’incontro con il Motta e anche la testa. A fine gara brutto episodio di violenza contro il direttore di gara Andulajevic, della sezione di Messina, colpito da persone presenti all’interno del rettangolo di gioco. Un gesto inaccettabile e non giustificabile qualunque sia stata la motivazione dell’aggressione. Il calcio è sempre un gioco e anche gli arbitri possono sbagliare. Sicuramente il giudice sportivo sarà pesante, ancora una volta. Gli errori, le sconfitte e le espulsioni fanno parte del gioco del calcio.
La redazione sportiva   
SPARAGONA’            2
USCLO PACE           3
 Sparagonà: Colloca, Savoca, Sciarrone, Palella, Pacher, Casablanca A., Carnabuci, Caminiti M., Casablanca E., Santoro (71’ Ruggeri).
 Usclo Pace: Maggio, Durante, Cavallaro(80’ Minutoli), Sterrazza, Palmeri, Cacciola, Nunanri(67’ Sciarrone), Zanghì(81’ Bardetta), Venuto, Di Pietro, Donato.
Arbitro: Bellingheri di Messina
Reti: 8’ E. Casablanca, 48’ Santoro, 68’ – 73’ Sciarrone, 86’ Zanghì.
Espulso al 88’ Enrico Casablanca.
 
 Santa Teresa di Riva – Lo Sparagonà spreca e l’Usclo Pace lo punisce. Il gol partita è una prodezza di Zanghi la cui conclusione prima di insaccarsi, alla destra del portiere Colloca, bacia il palo. Per i padroni di casa è una sconfitta che brucia considerato che nei primi quarantacinque minuti costruiscono sei limpide occasioni da gol, sempre con Santoro, impreciso a centrare il bersaglio. Per il resto l’Usclo Pace con un secondo tempo più intraprendente, anche grazie all’ingresso di Minutoli,  riesce ad impensierire la difesa locale, rimasta nel primo tempo inoperosa. . Le emozioni della gara sono dopo appena sessanta secondi, quando Cannata fa viaggiare Santoro che s’invola verso la porta. Maggio esce a valanga e travolge l’attaccante santateresino lanciato a rete. Il fallo dell’estremo ospite, da ultimo uomo, non è punito  con il rosso dal direttore di gara Bellingheri (insufficiente la sua direzione di gara). Inutili le proteste dei santateresini. Al 4’ splendida apertura di Andrea Casablanca per Santoro. Maggio salva con i piedi. Lo Sparagonà attacca. All’ 8’ il diagonale di Enrico Casablanca, sul suggerimento del fratello Andrea, è vincente. Gli ospiti soffrono soprattutto la velocità di Santoro che al 28’ e 40’ da posizione favorevole non riesce a centrare il bersaglio. La ripresa si apre con il raddoppio dei padroni di casa: Marco Caminiti si libera in area e mette al centro per l’accorrente Santoro, che spinge la palla in rete. L’Usclo Pace non demorde e tenta di rientrare in partita inserendo Sciarrone. La correzione in corsa del mister messinese alla fine risulterà vincente. Infatti, al 68’ gli ospiti accorciano le distanze con il neo entrato  Sciarrone, che raccoglie una respinta del portiere Colloca, sulla punizione di Venuto. Al 71’ Brigandì decide di sostituire Santoro con Ruggeri. Lo Sparagonà perde consistenza in attacco e diventa prevedibile. L’Usclo Pace crede nella rimonta. Al 73’ Colloca con l’aiuto della traversa riesce a sventare il bolide di Zanghi. Ma sulla respinta è pronto Sciarrone ad insaccare. All’86’ la botta di Zanghì regala all’Usclo Pace tre punti in trasferta. Al 88’ i padroni di casa restano restano in dieci per l’espulsione di Enrico Casablanca. Non succede altro . Lo Sparagonà si mangia le mani per avere buttato al vento il doppio vantaggio. Pesa sul risultato finale la scelta tecnica di Ruggeri preferito a Santoro, l’imprecisione sotto rete e la mancata espulsione del portiere Maggio che avrebbe potuto cambiare il corso della partita. L’Usclo Pace, dal canto suo, gioca un buon calcio e  conferma di essere una squadra cinica capace di ribaltare qualsiasi risultato.    
— 
FORZA D’AGRO’                 2
 LETOJANNI                         1
  Forza D’Agrò Scifì: Pantini, Principato, Piras, Nipo, Tamà, Smiroldo, Rigano C., Caponiti, Costa(70’ Rigano A.), Muscolino D.(50’ Muscolino C.), Carciotto. All. Spadaro.
 
Letojanni: Giordano, Ardizzone, Smiroldo(24’ Gabriele), Pedale, Camarda, Valastro(80’ Siligato), Lo Giudice(65’ Bucalo), Paiano(30’ Sgroi), Moschella, Calì, Pace. All. Cadullo.
 
Arbitro: Alecci di Messina
 Reti: 27’ Carmelo Rigano, 42’ Calì, 48’ Costa
 
Forza D’Agrò Scifì – La squadra di mister Santino Spadaro si conferma ammazza grandi ed anche l’ex capolista Letojanni è costretta alla resa nel catino di Scifì. La gara offre fin dall’avvio spettacolo grazie alle due squadre che si affrontano a viso aperto con continui capovolgimenti di fronte. I padroni di casa senza nessun timore reverenziale, cercano il gol subita la via della rete. La prima azione si registra, all’8’, ad opera di Carmelo Rigano che dalla destra lascia partire uno spiovente per Caponiti il cui colpo di testa è messo in angolo da Giordano. Splendida la parata. Al 20’ la replica del Letojanni con Pace. Sfera che sorvola il set della porta difesa da Pantini. Sul capovolgimento di fronte, Nino Costa lancia in verticale Carmelo Rigano. Al momento di battere a rete è anticipato da Giordano. E’ il preludio del gol. Al 27’, il meritato vantaggio della squadra locale: Costa smarca in aera Rigano, il cui diagonale è imprendibile per Giordano. Il Letojanni non accusa il colpo. Anzi. Calì (32’) costringe Pantini ad un difficile intervento. Gli ospiti spingono. Tre minuti dopo,  Sgroi  da posizione favorevole non riesce a correggere in rete una corta respinta di Pantini a seguito di un violento tiro di Lo Giudice. La rete del pareggio degli ospiti giunge, al 42’, quando Calì approfitta di una disattenzione della difesa per battere Pantini con un pallonetto. A nulla sono valse le proteste dei padroni di casa per un presunto fuorigioco dell’attaccante letojannese. La ripresa si apre con la rete di Nino Costa. Ottima la sua elevazione sul cross, dalla destra, di Carmelo Rigano. Il Letojanni si catapulta in attacco, ma si espone ai contropiedi di Costa e compagni. Il Forza D’Agrò Scifì potrebbe chiudere definitivamente la partita (54’) con il neo entrato Cristian Muscolino che lanciato in area, si libera del suo “angelo custode”, ma Giordano, in uscita,  si oppone con il corpo. I padroni di casa chiudono ogni varco e, alla fine, conquistano l’ennesima vittoria interna con una seria candida alla vittoria finale. I forzesi rispondi così ai torti subiti, secondo loro, dalla giustizia sportiva in merito all’assegnazione dei tre punti conquistati contro lo Sparagonà.
Pippo Trimarchi    
— 
ARS SPORT         1
ALI’ TERME           0
Ars Sport Club: Munafò D., Cucinotta, Feti, Calderone, Pellegrino, Vinciguerra, Capitti, Grioli(77’ Cutroneo), Repici(82’ De Domenico), Munafò Da.( 90’ Celona), Allone.                                                           
Alì Terme: Micalizzi, Roma M.(72’ Vera), Roma Peppe, Roma G., Cinturrino, Maccarrone (46’ Muzio), Gugliotta(79’ Riganello), Tilenni, Andronaco S., Trimarchi(54’ La Via), Riparare.
                       
Arbitro:  Gemellaro di Messina                                                       
Rete:  Capitti al 60°                                                                                    
Note: Ammonito al 75° Calderone per gioco scorretto        
Messina – Meritata vittoria dei padroni di casa che tengono in mano il pallino del gioco praticamente per tutta la durata della gara, colpendo anche un palo esterno e sfiorando la rete del raddoppio in più occasioni, in particolare negli ultimi minuti quando l’Alì Terme era tutto sbilanciato in avanti alla ricerca del pareggio. Al 6’ già il primo pericolo per gli ospiti: errato disimpegno difensivo, Repici si impossessava del pallone e dal vertice sinistro tira prontamente. Di poco fuori. Al 20’ Micalizzi sventa una pericolosa azione di contropiede, uscendo con i piedi sull’accorrente Capitti. Padroni di casa ancora pericolosi al 40’: Repici tira a botta sicura, ma Giuseppe Roma riesce a deviare di quel tanto da consentire alla difesa di liberare. Micalizzi protagonista anche al 43’, quando in uscita anticipa Repici splendidamente lanciato da Munafò. Nel secondo tempo la musica non cambia: entra Muzio per gli ospiti, ma non è devastante come di consueto e le assenze di Raffa e Fabio Micalizzi si fanno sentire. L’Alì Terme stenta in attacco e comincia ad accusare stanchezza nel reparto arretrato. Al 57’ incertezza difensiva aliese, ma Munafò colpisce il  palo esterno. E’ il prologo del gol che arriva tre minuti più tardi: Capitti, lasciato liberissimo in area, insacca di testa dopo un’azione di rimessa.. Micalizzi riesce solo a toccare  la sfera, ma non impedire il gol. Al 65’ ci prova Allone, dai 25 metri, Micalizzi è bravo a deviare in angolo. Contropiede degli ospiti al 70’ con La Via, anticipato al momento di scoccare il tiro.  Discesa di Muzio, al 77’ che semina il panico nella difesa ospite, ma il tiro sorvola la traversa. All’83’ l’Alì Terme centra per la prima volta lo specchio porta: Muzio smarca Riparare che tira prontamente, ma Munafò non si lascia sorprendere.  Nei cinque minuti di recupero gli ospiti all’arrembaggio e i padroni di casa alliscono per ben due volte il raddoppio in contropiede prima con Celona e poi con Omar De Domenico. Buone individualità nel Riviera Sud, in evidenza, Capitti e Daniele Munafò. Fra gli ospiti sempre ordinato Tilenni, ma squadra sotto tono rispetto agli standard abituali e davvero poco incisiva in attacco.                                                           
Orazio Leotta    
—  
    
Ciumaredda             6
  Mandanici               3
Ciumaredda: Crimi, Trimarchi (Spadaro), Manganaro, Santoro, Vittorio (D’Agostino), Crisafulli, Lo Giudice, Impellizzeri, Casablanca, Moschella, Santoro E. (Ricciardi).
Mandanici: Auditore (Interdonato G.), Interdonato M., Parisi, Brigandì (Sturiale), Pino, Giliberto, Trimarchi, Carpo (Uscenti), Sterrantino, Bordonaro, Arito.
Reti: 1’ autorete di Moschella, 7’ Lo Giudice, 40’ Crisafulli, 48’ Santoro E., 57’ e 63’ su rigore Vittorio, 59’ Sterrantino, 72’ Uscenti  su rigore,  81’ Casablanca.
Arbitro: Brigandì di Messina.
 
S.Teresa di Riva – Nove gol e gioco elettrizzante per la felicità dei tantissimi tifosi, molti venuti da Mandanici. Ha vinto il Ciumaredda, che ha dimostrato più incisività in attacco con Casablanca, Moschella e Santoro e padronanza in difesa con Trimarchi, Enrico Santoro e Crisafulli, quest’ultimo uno dei migliori in campo. Il Mandanici, però, non è stato a guardare. Anzi, al primo minuto di gioco è andato  addirittura in gol, buttando nello sconforto la formazione di casa. Poi, la squadra, allenata da mister Carpo, ha palesato qualche carenza a centro campo, con Arito lasciato sempre ad oziare. Il miglior Mandanici si è visto nella ripresa, sul 5 a 3 a favore dei padroni di casa, quando ha pressato con insistenza nell’area della squadra locale, collezionando diverse palle gol con Uscenti, Sterrantino e Bordonaro, che hanno messo a dura prova la bravura del portiere Crimi. Ma i padroni di casa hanno reagito alla grande, mettendo a segno la sesta rete con Casablanca, a coronamento di un lungo contropiede, impostato sulla trequarti da Ricciardi. Ad inizio di gara, dopo appena un minuto di gioco, sono stati gli ospiti ad andare in rete: tiro di Carpo su punizione e deviazione in rete di Moschella. Dopo l’autogol, non passano neanche cinque minuti, ed i locali  replicano con Ezio Lo Giudice, ristabilendo la parità delle reti, per poi andare in vantaggio allo scadere del primo tempo con la zampata vincente di Roberto Crisafulli. Nel secondo tempo le due formazioni, anche per l’innesto di freschi elementi, si sono allungate parecchio, facilitando la corsa al gol: quattro per i locali e due per gli ospiti. Nei secondi 45 muniti la danza delle reti è iniziata con Enrico Santoro, lesto a trafiggere Interdonato da pochi passi; poi la doppietta di capitan Vittorio (uno su rigore) ed i due gol del Mandanici, uno su rigore, messo a segno da Uscenti, e l’altro “gol fantasma”, perché la palla calciata da Sterrantino non è entrata in rete, anzi è stata accartocciata da Crimi proprio al limite della linea di porta (come mostra una nostro foto, scattata proprio in quell’istante). Per l’arbitro però si è tratto di un gol ed ha indicato subito la palla a centro campo. Per le reiterate proteste, l’allenatore del Ciumaredda è stato espulso ed ha dovuto abbandonare il campo. Nel finire, quando il Mandanici era proteso ad accorciare le distanze, è arrivato il gol di Casablanca, attaccante forte e grintoso, che ha battuto Interdonato  con un calibrato tiro sulla sinistra.
Roberto Prestia   

— 

MONGIUFFI MELIA    2

CHIANCHITTA             0

 

  Mongiuffi Melia: Longo A., Dajdone( 69’ Curcuruto R.), Puglia( 46’ Longo M.), Longo V., Intilisano, Bucceri, Curcuruto A.( 61’ Cingari), Santoro( 46’ Lo Po), Barra( 31’ Peri), Russo, Bianca. All.: Intilisano.
Chianchitta: Munafò, Marino, Leonardi, Vecchio, Puglisi, Guerrera, Megna( 75’ Spina), Sciacca, Ferraù, Scordo( 28’ Urso), Zappalà. All.: Leonardi.
Arbitro: Gerbino di Messina.
Reti: 46’ Peri, 78’ M. Longo. 

 

La befana porta bene all’Asd Mongiuffi Melia. Contro un Chianchitta poco reattivo, i ragazzi di mister Intilisano giocano una partita di spessore, vincendo 2 a 0, grazie alle reti messe a segno dal nuovo acquisto Andrea Peri e dal ritrovato Marcello Longo. Dunque per i monfeliesi una gara da incorniciare, giocata su alti livelli, nonostante le assenze dei due portieri Curcuruto e Siligato, con il conseguente esordio in porta di Angelo Longo. A dire la verità la dirigenza della Valle del Ghiodaro, dopo un periodaccio, fatto di sconfitte e di prestazioni deludenti, è intervenuta pesantemente sul mercato di riparazione, regalando al tecnico delle pedine importanti in tutti i reparti. Da Dajdone sulla fascia destra a Peri in attacco, entrambi provenienti dallo Sporting Giardini. Il reparto centrale invece è stato rivitalizzato dal rientro di Riccardo Curcuruto e di Davide Russo. Squadra perciò “ riparata” e pronta per il girone di ritorno. Lo hanno dimostrato durante tutto il match: lottano, corrono su ogni pallone, segnano. Davvero una formazione rimessa a nuovo, che potrà dire la sua su tutti i terreni di gioco. E chi sostiene che contro il Chianchitta sarebbe stata una passeggiata, si sbaglia di molto. Dal canto loro i giardinesi hanno fatto di tutto per vincere o quantomeno pareggiare, ma si sono trovati di fronte una compagine arrembante. Per la cronaca la gara inizia al 20’ con un grande intervento del portiere Munafò su tiro di Bianca. Al 25’ ancora il centravanti si rende pericoloso con una staffilata, che va di poco fuori. Risposta del Chianchitta: su calcio d’angolo di Ferraù il portiere Angelo Longo si fa trovare pronto e blocca senza problemi. Al 37’ sciabolata di Lothar Santoro, Munafò immobile, ma il pallone va fuori. 40’minuto: ancora Santoro si propone in avanti e scarica un destro potentissimo; nulla di fatto. Poi monologo del Chianchitta con la possibilità al 42’ di passare in vantaggio grazie a una punizione calciata dal limite dell’area da Vecchio: magnifica l’esecuzione, ma altrettanto grandiosa la parata di Longo, che mette in angolo. Ma al 46’ ecco la girata al volo del nuovo entrato Peri, che segna magnificamente il goal dell’1 a 0. Entusiasmo alle stelle e primo tempo che termina così. Ripresa che comincia con un sussulto: al 61’ fendente di Bianca, palo e il pallone va tra le braccia di Munafò. Poi girandola di sostituzioni; escono Aurelio Curcuruto e Dajdone ed entrano Simon Cingari e Riccardo Curcuruto. Per il Chianchitta al 75’ Spina per Megna. Al 78’ raddoppio del Mongiuffi Melia grazie ad una girata al volo di Marcello Longo, che segna il suo primo goal in questo campionato. Chianchitta spaesato, ma per niente arrendevole. All’85’ parata ancora di Longo su punizione, e al 90’ missile di Russo che sorvola la traversa. C’è tempo anche per un tiro velleitario di Cingari, che non procura nessun danno alla porta di Munafò. Finisce dunque con un 2 a 0 secco, che porta la squadra del presidente Santoro a quota 11 punti aspettando gli altri risultati. Partita entusiasmante sotto tutti i punti di vista. Migliori in campo il portiere Angelo Longo, autore di due interventi miracolosi, e ovviamente i marcatori. Grande prova della difesa con Bucceri e Intilisano sugli scudi. Bene anche il nuovo acquisto Dajdone.
— 

 

REAL TAORMINA  1

MOTTA                    2

 

Real Taormina:  Musumeci, Santisi (60’Gallodoro), Gullotta, Alessandro, Galeano, Ruggeri (53’Ponturo), Lo Turco (60’Cannata), Intelisano, La Rosa (72’Cacciatore), Quattrocchi, Bravin (46’Previti). All. Cacciatore

Motta:  Monte, Tripolone, Di Salvo, Caruso, Lando, Donato, Dom.Tatì, Ant.Tatì, Costantino, Dan.Tatì. All. Lucisano.

 Arbitro:  Andulajevic di Palermo.

 Reti: 10’Caruso, 64’Previti, 95’Caruso.

 Note:  Espulsi al 72’Musumeci e Gullotta, al 90’Galeano.

 

Taormina – Il risultato calcistico passa in secondo piano per gli episodi di fine gara. Il direttore di gara Andulajevic è stato aggredito dopo il triplice fischio finale per alcune decisioni arbitrali contestati dai padroni di casa. Un evento che lascia certamente l’amaro in bocca per quanti amano il gioco del calcio. Per quanto riguarda il calcio giocato sono gli ospiti a portarsi in vantaggio al 10’ con un diagonale dal limite dell’ottimo Caruso. La risposta del Real Taormina è affidata a Massimo Intelisano, ma il suo bolide s’infrange sul palo con Monte già battuto.  Nella ripresa al 54’ ancora Intelisano pericoloso, ma il suo tiro dalla distanza stavolta finisce tra le braccia del portiere. Al 62’ Gianluca Gullotta crossa il pallone in mezzo per La Rosa, bravo a stoppare il pallone in area, ma il suo diagonale sfiora il palo. Il Real Taormina spinge. Il pareggio giunge al  64’ grazie al  colpo di testa di Previti  su calcio d’angolo di Quattrocchi. Al 72’un intervento di Musumeci è penalizzato dall’arbitro con il cartellino rosso e l’assegnazione del rigore per gli ospiti. I taorminese protestano contro le decisioni di Andulajevic  e a farne le spese sono Gullotta e l’allenatore Cacciatore. Tra i pali subentra Massimo Cacciatore che si esalta e respinge il penalty di Domenico Tati. Gli animi sono accessi. Al 90’ protagonista ancora l’arbitro che anche il difensore Michele Galeano(dubbio il fallo). Con il Real Taormina, rimasto in otto uomini, il Motta al 95’ trova la zampata vincente con Caruso.

 

—  

 

GRANITESE   5
 SAVOCA       0
 
Granitese: Corvaia, Savoca, Brunetto A., Saetta, Arena, Lo Giudice, Russo ( 82’ Puglia), Carbone ( 80’ Nuciforo), Arati, Brunetto S., Pagano.
Savoca: Di Bella, Lo Conti F.( 62’ Lo Conti D.), Impellizzeri I ( 50’ Famulari), Leo, Spinella, Mantarro, Triolo ( 85’ Informante), Tusano ( 48’ Impellizzeri II), Franchina, Luchino, Marino ( 70’ Santoro).
Reti:  Al 10′ Salvatore Brunetto, al 21′, 56′ e 72′ Gabriele Pagano, al 65′ Enrico Arati. 
Arbitro: Cilione di Messina.
 
Graniti:  Con una tripletta messa a segno da Gabriele Pagano, senza dubbio uno dei migliori in campo, la Granitese batte per 5 a 0 un Savoca impacciato a centro campo e rinunciatario in attacco. Gli ospiti hanno fatto poco per contrastare la corazzata Granitese, che con questa vittoria si pone in vetta alla classifica, insieme al Ciumaredda di S.Teresa. I locali sono andati in gol dopo appena dieci minuti di gioco con Salvatore Brunetta, lesto a battere Di Bella da posizione ravvicinata. Poi la Granitese sala in cattedra con Gabriele Pagano, che inizia la danza dei gol al 21′ con una rete maturata a seguito di un veloce contropiede.  Il primo tempo si chiude per 2 a 0 a favore dei padroni di casa. Nella ripresa ci si aspettava una reazione del Savoca, ma Impellizzeri, Franchina e Luchino non sono stati capaci a scardinare la difesa locale, ben sorretta da Savoca, Saetta e  Arena.  E così a macinare ancora gioco e azioni in contropiedi sono stati i giocatori della Granitese, che hanno dominato il campo nei restanti 45 minuti e battendo Di Bella per tre volte ancora.  Ad andare ancora in rete sono stati Gabriele Pagano (al 56′ e 72′) e il centravanti Enrico Arati, ben servito da  Brunetto. Per il Savoca di Spinella e compagni, certamente una partita da dimenticare, anche se gli attaccanti hanno avuto delle occasioni da gol, sciupate in fase di realizzazione. Per la Granitese una vittoria importante, che rilancia la squadra in vetta alla classfica. Un primato che dovrà essere difeso anche nelle partite in trasferta
 Enrico Scandurra   
—    
 
GIARDINI    1
GESCAL        1
 Giardini:  Crimi, Trimarchi, Caldara, Costanzo M., Miceli, Granata, Di Bella, Dongarrà, Campione, Donzì, Costanzo A.
Gescal: Passaniti, Giordano D., La Rocca R.( 65’ Ammo), D’Orazio, Cannavò, Todaro, Acquaviva, Andreacchio, Coppolino, Giordano F..
Arbitro: De Luca di Messina
Reti: 15’ Giordano F., 60’ Campione.
 
Giardini – Misero pareggio in casa per lo Sporting Giardini, che contro un Gescal ben messo in campo, ha dovuto sopperire alla mancanza di pedine importanti, derivata dalle squalifiche inflitte alla squadra per i fattacci avvenuti al Comunale poche settimane fa. Il tecnico Saro Russo ha dunque dovuto fare delle scelte oculate per cercare di mettere in campo una formazione all’altezza. Non erano presenti i vari Prestandrea, Coniglio, Leo, Peri e Lo Turco. Hanno trovato spazio perciò Crimi in porta, Miceli e Di Bella in mezzo al campo. Non hanno certo demeritato e l’1 a 1 è frutto di un’accurata predisposizione tattica ideata dal nuovo tecnico. Per la cronaca la partita si è sbloccata al 15’ con una rasoiata di Fabrizio Giordano che non ha lasciato scampo a Crimi. Il pari è arrivato invece al 60’ con Campione, abile a scaraventare in porta un pallone “delizioso”. Dunque 1 a 1 giusto che fa ben sperare i giardinesi, nonostante siano in una posizione di classifica raccapricciante. Diversa la situazione del Gescal, che si ritrova con questo risultato a ridosso della zona play-off.
 Enrico Scandurra

 

(Nella foto il gol fantasma attribuito dall’arbitro Brigandi al Mandanici. Come si può notare, in questa immagine esclusiva della Gazzetta Jonica, il pallone non ha sorpassato la linea di porta).
La classifica marcatori e la top undici entro le 21 di giovedì 7 gennaio.
a cura del responsabile dello sport Gianni Arpi

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