Roccalumera – Non c’è pace per Silvia Gomez de Souza, l’ex badante del prete Carmelo Mantarro, condannata quattro giorni addietro dal giudice Bonazzinga a sei mesi di arresti domiciliari per minacce a pubblico ufficiale. Ieri è stata sorpresa dai carabinieri sul lungomare di Roccalumera e sono nuovamente scattate le manette. La 42 enne brasiliana ha detto ai militari che si stava recando in casa del parroco perché pare che avesse un appuntamento. Adesso i sei mesi di arresti domiciliari si sono trasformati in custodia cautelare in carcere, per cui l’ex badante deve passare 6 mesi dietro le sbarre. La “storia” tra il parroco e la badante due anni fa è balzata alla cronaca internazionale perchè lei ha tentato di bruciargli la casa per motivi passionali. Dopo questo arresto, Silvia Gomez ha subito un altro processo, quando è stata fermata per aver distrutto a martellate la macchina di una professoressa, che lei aveva scambiato per quella del prete. In questa storia di odio ed amore, gli incontri tra il parroco e la badante pare che non siano stati mai interrotti. Prova ne sia che quattro giorni fa la brasiliana si trovasse a casa di don Mantarro quando è scoppiata la feroce lite. (pare per il diniego del prete di consegnare alla badante le chiavi della macchina). Da qui l’arresto per oltraggio a pubblico ufficiale. Ieri sera un successivo arresto, e questa volta si sono aperti cancelli del carcere per la Gomez. La donna, che ha sempre manifestato un particolare affetto per il parroco, sicuramente sta attraversando un momento critico di depressione, che la porta a ribellarsi ad ogni cosa. Non ha parenti e vive da sola. L’unico suo aggancio era (e pare che lo sia ancora) don Carmelo Mantarro. Nella sua casa di Roccalumera Silvia è rimasta tantissimi anni, badando alle pulizie, alla preparazione dei pasti e alla sistemazione della casa. Dopo il primo arresto, la brasiliana è stata allontanata dal prete. Adesso pare che ci sia un riavvicinamento, ma l’ingranaggio di questa nuova storia si è frettolosamente inceppato.