S.Teresa di Riva – Durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri, la maggioranza consiliare ha approvato una proposta di delibera relativa alla modifica dell’art.11 del regolamento del Consiglio Comunale che disciplina la composizione delle commissioni; in base a questa nuova modifica le commissioni saranno composte da 4 consiglieri di maggioranza e 1 solo di minoranza, mentre prima la situazione era di 3 consiglieri di maggioranza e 2 di minoranza. “Ritengo” – ha dichiarato il consigliere Lo Giudice (nella foto) – ” che questo provvedimento sia moralmente scorretto e irrispettoso di una minoranza consiliare democraticamente eletta dai cittadini che oggi, per l’ennesima volta, viene messa all’angolo dalla forza dei numeri di una maggioranza spregiudicata”. “Mi chiedo” – continua Lo Giudice – “con quale spirito si dovrebbero affrontare i lavori delle commissioni consiliari, che d’ora in avanti non saranno altro che delle riunioni familiari tutte in casa della maggioranza; per questi motivi insieme ai colleghi consiglieri Fabio Palella ed Enzo Filoramo abbiamo deciso che non parteciperemo più ai lavori delle commissioni, fino a quando la situazione non tornare ad essere dignitosa e rispettosa del nostro ruolo”. “Mi rammarica” – conclude il consigliere Lo Giudice – “ che questa amministrazione tenga conto solo delle esigenze di una maggioranza bulgara, senza invece riconoscere una minoranza che oggi viene estromessa senza indugi e che, nonostante ciò, ha sempre collaborato e mandato segnali di apertura. Non ultimo, l’incontro di stamattina presso il Rettorato dell’Università di Catania per la realizzazione dello Sportello Universitario, questione di cui personalmente mi sto interessando e che prima dell’inizio del nuovo anno accademico sicuramente vedrà la luce nella nostra comunità, considerando che oggi, insieme con i consiglieri Spadaro e Trimarchi, e la dott. Branciforte per l’Università, abbiamo discusso la convenzione da stipulare e pare che ci siano tutte le condizioni per raggiungere l’obiettivo che allevierebbe notevolmente la vita di noi studenti.”