Egr. Direttore, ho letto il suo ultimo articolo relativo al "randagismo" riguardo ai cani di Furci, e le sarei grato se volesse cortesemente pubblicare questo scritto. Ringraziandola anticipatamente porgo i miei cordiali saluti.
Da qualche anno a Furci, alcuni cani, imparentati fra loro, sono accuditi con equilibrio e rispetto. Tutte le femmine del gruppo sono sterili come il buon senso impone, ciò naturalmente grazie a privati e non alle istituzioni. A questo punto si inserisce il Comune nel tentativo di dare risposte a certi cittadini che immaginano il mondo ripartito in settori rigidamente separati e che quindi chiedono la deportazione in massa dei cani, colpevoli di esistere. Chi tenta di rinchiudere in recinti o in canili lager, dietro lauto compenso e…in tempi di crisi (!), dei cani liberi e bene inseriti nella realtà paesana, sembra voler perseguire certi obiettivi, sfruttando l’allarme provocato dei fatti di Scicli (sicuramente molto diversi dalla situazione furcese!). I cani di Furci si presentano solo a certi orari, e non sempre, (ecco perchè fantasma!) per il cibo offerto loro da buone persone. (Di quale colpa si macchiano? Fame e sete non sono tipiche dell’uomo ma di qualunque altro essere senziente!): non mordono, non rincorrono scooter, non sporcano, come sa, chi possiede semplici nozioni di etologia. Con la loro presenza impediscono, loro malgrado, cattive azioni contro auto in sosta e furti in appartamenti. Certo, se la cittadinanza avesse segnalato tempestivamente la presenza della cagna che ha dato origine agli odierni cani, con una sola, semplice sterilizzazione, avrebbe scelto la soluzione più degna per un popolo civile. Invece le sue cucciolate sventurate, in tempi passati tra l’indifferenza di tutti, sono state ritrovate nel cassonetto dei rifiuti, vive, ma con un destino orribile segnato, prima che si concretizzasse il problema dei cani. E ‘ doveroso a questo punto ricordare anche la cagna bianca del gruppo dei cani del centro, ormai scomparsa da mesi: è opera dei cittadini che immaginano un mondo solo del " grande uomo"?
(Una persona che sta dalla parte di questi cani)
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Pubblichiamo la lettera, pur essendo anonima, perché corretta e lineare, anche se si percepisce qualche venatura di polemica. Comunque, ringrazio la persona che ci ha scritto perché ha esplicitato la reale situazione in cui sono cresciuti e vivono i cani (presumo) di via Madonna delle Grazie. Una persona che amorevolmente cura questi cani e che dà loro cibo e assistenza gratuitamente. Una persona a cui certamente stanno a cuore questi animali e che vederli rinchiusi nel lager di un canile susciterebbe dolore e indignazione. Dall’altro lato i cani senza museruola non possono andare a spasso per il paese, né possono sporcare, dovrebbero stare al guinzaglio ed avere un padrone. Veda, non è tanto il cane da solo che fa paura, è il branco che assalta e crea terrore. Ed i cani di via Madonna delle Grazie sono sempre insieme, camminano a branco e, pur essendo “bravi”, fanno paura. Che dirle ? Perché non li accudisce lei, li porta in un suo terreno e li toglie dalla strada? Risolverebbe un problema al sindaco e la cittadinanza gliene sarebbe grata.
Pino Prestia