Furci Siculo – “Più che un progetto si tratta di un sogno”. Con queste parole mons. Calogero La Piana arcivescovo di Messina ha inaugurato la casa protetta per anziani “Oasi S.Antonio”, ideata e voluta dalla buonanima di padre Francesco Donsì trent’anni fa. Si tratta di un sogno perché pur col contributo della Regione, dei privati e della Chiesa non si riusciva a pagare i debiti, a chiudere i lavori. Adesso, grazie anche alla cooperativa Comunità e Servizio che ha anticipato una certa somma, la struttura è stata completata e rifinita in ogni parte. Si tratta di un’opera magnifica e moderna, dotata di posti letto, sala ricevimenti, salone convegni, ascensori e di una equipe medica che segue giornalmente i vecchietti. L’ “Oasi S.Antonio” sorge in via Dei Cipressi, nella zona alta del paese, in una posizione amena ed munita di ogni comfort. All’inaugurazione oltre al mons. Calogero La Piana sono intervenuti i parroci Salvatore Mercurio (di S.Teresa), Egidio Mastroeni (di Antillo) e Salvatore Sinitò titolare della parrocchia Madonna del Rosario di Furci. Quest’ultimo, che ha fatto un po’ gli onori di casa, ha ricordato le vicissitudini maturati in questi anni e soprattutto l’impegno profuso dal suo predecessore, padre Donsì, che mattone dopo mattone ha raccolto una certa somma per comprare il terreno e avviare il progetto. Sono intervenuti anche il dott. Francesco Romeo dell’Associazione “Oasi S.Antonio”, il dott. Santino Mascena titolare della coop. Comunità e Servizio e il dott. Bruno Parisi, sindaco di Furci Siculo. Quest’ultimo, in un breve intervento, ha elencato le direttive del progetto iniziale, che poi sono state distorte per motivi di forza maggiore, complimentandosi alla fine con padre Sinitò per la tenacia con cui ha voluto portare a termine i lavori e con la coop. Comunità e Servizio che ha preso in gestione la struttura. Dopo l’inaugurazione di un busto alla memoria del rev. Francesco Donsì, il lungo corteo, con in testa mons. La Piana, si è articolato nei due piani dell’ “Oasi S.Antonio” visitando i saloni, le camere da letto, la stanza ristorazione, la palestra riabilitativa e la sala convegni. A conclusione il brindisi, di ringraziamento, di pace e di prosperità, per tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera.