Taormina – Un altro duro colpo e’ stato messo a segno dalla Tenenza di Taormina della Guardia di Finanza nell’ambito del contrasto all’impiego di manodopera in nero nel settore turistico. I militari della Tenenza hanno concluso proprio in questi giorni una laboriosa attività di controllo, eseguita anche con l’ausilio dello strumento delle indagini bancarie, nei confronti di una nota struttura alberghiera del comprensorio taorminese giungendo, tra le altre cose, alla scoperta di nr. 112 lavoratori in nero. Sanzioni salate per il datore di lavoro, per il quale e’ scattata anche la denuncia alla Procura della Repubblica. Nei confronti dello stesso operatore commerciale sono stati inoltre proposti per il recupero a tassazione oltre 650.000,00 euro di ricavi non dichiarati e 23.000,00 euro di costi non deducibili, circa 680.000,00 euro di base imponibile assoggettata all’imposta sul reddito delle attività produttive e più di 120.000,00 euro tra Iva dovuta e relativa. A seguito del brillante risultato conseguito salgono a circa 200 i lavoratori in nero scoperti dalle fiamme gialle di Taormina nel corrente anno, a testimonianza dello sforzo del Corpo nella lotta a tale diffusa forma di economia sommersa, soprattutto nel settore turistico ed in attività stagionali, che danneggia gravemente il regime della libera concorrenza.