ROCCALUMERA, NIENTE PROCESSIONE:FIACCOLATA DI PROTESTA

Roccalumera – Venerdi 13 giugno mentre in tutta Italia si festeggia S.Antonio di Padova, a Roccalumera è contestazione. Sono i cittadini, i fedeli, i devoti del Santo che hanno organizzato una fiaccolata di protesta contro la mancata processione. Difatti sino ad un paio di anni addietro la processione del Santo per le vie del paese rappresentava un momento di fede, di culto e di aggregazione religiosa. Poi di colpo è stato posto il veto. Un comitato di cittadini si è recato dall’arcivescovo di Messina mons. Calogero La Piana, ma senza cavare un buco dal ragno. Adesso la protesta incalza. I cittadini di Roccalumera vogliono sapere perché è stata negata la processione di S.Antonio di Padova per le vie del paese. Il fatto è anche strano, oltre ad essere curioso. Perché il Santo, patrono di Roccalumera, è venerato in una chiesa bellissima, architettonica, grande, visitata di continuo da turisti e vacanzieri. Tutta la parrocchia è gestita dalle suore ancelle riparatrici, cui è aggregato l’orfanotrofio S.Antonio. La chiesa vanta una lunga storia e ogni anno vengono da tutta la Sicilia per onorare il Santo nel giorno dei festeggiamenti. I cittadini di Roccalumera proprio per ripristinare questa antica tradizione, com’è anche uso e costume in tutti gli altri paesi, hanno organizzato per venerdi sera (giornata della mancata processione) una fiaccolata lungo la via principale del paese. Si calcola che saranno almeno in mille (Roccalumera conta 4600 abitanti) con la fiaccola in pugno a sfilare lungo i tre chilometri della centrale via Umberto I. Ma sarà una sfilata di protesta, che intende richiamare l’attenzione della autorità competenti, primo fra tutti di mons. Calogero La Piana, per dire basta al veto imposto dalla Curia. Anche perché i fedeli non sanno giustificare il provvedimento. Cioè a S.Teresa, Furci, tanto per fare qualche nome, la processione è stata autorizzata e a Roccalumera no: perché ?