Furci Siculo – Il campo di calcio è ridotto a mal partito. Il manto è duro e in alcune parti ondulato. Tutt’intorno erbaccia, rifiuti e cumuli di immondizie. Un degrado così non si vedeva da anni. Finchè la locale squadra militava nel campionato Figc (ai tempi del presidente Pippo Settimo) in campo e fuori era tutto in ordine; da quando è stato venduto il titolo, il rettangolo di gioco viene adibito esclusivamente per qualche incontro Uisp, senza, quindi, larghe pretese. Ma per chiunque giochi al comunale Luigi Papandrea di Furci Siculo, la struttura non si presenta confortevole. Gli spogliatoi sono ammuffiti e in qualche angolo con l’intonaco sgretolato; i servizi (bagni e docce) lasciano a desiderare. Inoltre le tribune da anni sono in completo abbandono (da tempo si deve realizzare una copertura) ed i servizi per il pubblico sono stati maciullati da bande di malviventi durante incursioni notturne. Si vocifera che da quest’anno Furci avrà nuovamente una squadra iscritta alla Figc, partecipante al campionato di Terza categoria. Ma se non si mette mano per tempo, per riportare il Luigi Papandrea ai vecchi splendori, il campionato di calcio non si potrà disputare. Perché oltre alla sistemazione degli spogliatoi, della stanza riservata all’arbitro, dei servizi e delle docce, ci vuole pure un nuovo impianto di illuminazione, perché i faretti installati ai bordi del campo sono quasi tutti fatiscenti. E poi la pulizia. Necessita ramazzare dentro e fuori il campo, rendere le tribune pulite ed i servizi per il pubblico agibili. E per fare tutto questo ci vogliono centinaia di euro. Solo che a Furci Siculo si vota a giugno per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale e prima che la nuova amministrazione diventi operativa passano almeno due mesi. Tanti, perché il campionato inizia a settembre e per quel mese sicuramente tutto resterà come prima. Quanto bisogna soffrire ancora prima che il popolo sportivo di Furci ritorni la domenica al campo per assistere agli incontri di calcio?