Giampilieri – “ Domani si doveva disputare un torneo di calcio per beneficienza tra squadre dell’Interforze di Messina, e Simone Neri doveva giocare nella formazione della Marina Militare. Era un bravo difensore, aveva un bel tocco di palla e con suo fisico possente riusciva a neutralizzare gli attaccanti avversari. Purtroppo questo torneo non si farà più”. A parlare con un pizzico di emozione è il maresciallo di Marina Giacomo Grasso, amico intimo di Simone ed anche suo allenatore. “Per questo, continua Grasso, la nostra costituenda associazione, che porterà il nome di Simone Neri, propone che lo stadio del Messina sia intitolato a questo giovane, generoso ed altruista, che ha immolato la propria vita per salvare quella degli altri. Il maresciallo Grasso ci ha parlato anche della bontà di Simone (all’anagrafe Pasquale Neri), del suo attaccamento al lavoro e alla famiglia. “Era un vero sportivo. Oltre al calcio amava andare anche in bicicletta. E la domenica quand’era libero inforcava la bici da corsa per macinare chilometri su chilometri. Lo chiamavano il “pirata nero” per la forza che aveva nelle gambe e per la benda che portava in testa. Era un uomo buono, sempre sorridente, sempre disponibile. Tanto buono che nel diluvio che c’è stato a Giampilieri lui solo poteva effettuare un’impresa del genere. Già era salvo, al sicuro, eppure è tornato indietro ha salvato otto persone e poi ci ha rimesso la vita nel tentativo di salvare un bambino. Si è immolato in un nobile gesto ”. Il maresciallo Grasso si commuove. Si ferma e poi insiste in questa iniziativa. “Perché la città lo ricordi negli anni a venire, sarebbe opportuno che gli venisse intitolato il campo di calcio del Messina, lo stadio dove lui si è recato tantissime volte per assistere agli incontri dei giallorossi”. Oltre all’intitolazione dello stadio, è stato chiesto al capo dello Stato di insignire di medaglia d’oro, l’eroe Simone Neri.