Roccalumera – Si sta facendo troppa confusione nella raccolta degli aiuti umanitari. Camion carichi di indumenti e generi alimentari che vanno e che vengono e non sanno dove fermarsi e dove destinarli. Per dare un certo ordine, il Dipartimento regionale di Protezione civile, grazie alla disponibilità del sindaco Gianni Miasi, ha individuato nel "Palatenda" di Roccalumera, un enorme locale, ubicato in via Collegio dietro il campo sportivo, il luogo di ammassamento e redistribuzione di tutti gli aiuti che enti , parrocchie, privati, associazioni riterranno di donare per venire in soccorso dei sopravvissuti e delle famiglie disagiate. In questo posto, facilmente accessibile dalla Statale 114, sono stati già attivati due numeri telefonici (0942 747215/747216), gestiti dai funzionari della Protezione civile. Prima di attivare questo centro raccolta, che servirà per tutta la zona jonica del Messinese, c’è stata una riunione nell’aula consiliare del comune di Roccalumera dove hanno partecipato, oltre a Miasi anche il dott. Colaleo dirigente regionale Protezione civile, il consigliere provinciale Matteo Francilia, ed i sindaci Carmelo Satta di Alì, Alberto Morabito di Santa Teresa di Riva, Armando Carpo di Mandanici, Nino Bartolotta di Savoca, più il dott. Filippo Isaja ispettore della Croce rossa di Roccalumera (nella foto). E’ stato chiarito che le singole iniziative servono solo a creare confusione e che Roccalumera fungerà da base logistica per l’invio del materiale necessario ed occorrente alle famiglie alluvionate che ne fanno richiesta. L’Unione dei Comuni ha provveduto a spedire un tir carico di confezioni di acqua minerale, mentre altri enti ed associazioni hanno avviato la prima raccolta. In particolare, secondo una nota del sindaco di Roccalumera, servono (tra le tante altre cose) indumenti intimi (nuovi), vestiti, stivali, coperte, asciugami, detersivi, pannoloni e generi alimentari, con preferenze alla pasta, latte, biscotti ed omogeneizzati.