Roccalumera – Dal gruppo consiliare di minoranza riceviamo: “Per diversi anni a Roccalumera ed in particolare nella frazione di Sciglio ci si attendeva che da un momento all’altro si iniziassero i lavori per la realizzazione della “Scala Mobile” che avrebbe dovuto collegare la via degli Agrumi con il Santuario dei Santi Cosma e Damiano. Ora i consiglieri comunali del Gruppo di Minoranza, Giuseppe Campagna, Natia Basile, Elio Cisca, Marco Maccarrone, Carmelo Spadaro e Andrea Vadalà vogliono che i cittadini sappiano la verità ed infatti hanno presentato un interrogazione al Sindaco, Giovanni Miasi, all’Assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Santisi e all’Assessore all’Urbanistica, Giovanni Foscolo per avere notizie su due opere pubbliche che ormai sono state messe nel dimenticatoio ed esattamente quelle riguardanti la “Riqualificazione urbanistica e messa in sicurezza dell’antico borgo di Sciglio” e la “Riqualificazione urbanistica della frazione Allume – Realizzazione di un area a verde attrezzato”. L’interrogazioni dei consiglieri di minoranza spiega nei dettagli ciò che è accaduto: l’Assessorato regionale Lavori Pubblici, in data 06/12/04 con due decreti del Dirigente Generale ha concesso al Comune di Roccalumera le anticipazioni per un importo complessivo di € 43.340,00 pari al 50% del finanziamento riconosciuto per le progettazioni definitive delle due opere pubbliche ed il perfezionamento delle procedure tecniche, amministrative ed operative, necessarie per l’accesso ai flussi di finanziamento, anche di provenienza extraregionale. L’Amministrazione Comunale nel ricevere il finanziamento ha assunto, con le delibere di Giunta Municipale n°58/04 e n° 12/05, “l’impegno di obbligarsi a restituire la somma finanziata, pari a € 86.680,00 non appena per l’opera pubblica in questione è stata perfezionata la provvista finanziaria a seguito di inclusione nei programmi di spesa e comunque entro il terzo anno successivo a quello di emissione del titolo di spesa” e cioè entro il 6 dicembre 2007. Ma c’è di più, dichiara Campagna, infatti il Sindaco in una nota del 16/02/09 dichiara: che “Per quanto riguarda infine istanze di finanziamento, si precisa, che alla data odierna non è stata avanzata alcuna istanza” e, sempre con la stessa nota, in riferimento al progetto di riqualificazione del borgo di Sciglio, meglio noto alla cittadinanza come il progetto della “scala mobile”, il Sindaco spiega che non è stato ancora nemmeno approvato il progetto. Nel frattempo però i tre anni assegnati dalla Regione Sicilia per conseguire il finanziamento, sono scaduti il 6 dicembre 2007, senza che sia stato ottenuto dal Comune di Roccalumera alcun finanziamento e a distanza di anni ormai è necessario per entrambi i progetti procedere “all’aggiornamento prezzi” ai sensi del nuovo prezziario regionale e ciò comporterà per la cittadinanza l’esborso di ulteriori somme, continua il capogruppo di minoranza. In buona sostanza l’Amministrazione Comunale dovrà, per tali progetti, da un lato, restituire al competente Assessorato regionale ai Lavori Pubblici l’anticipazione già ricevuta, pari ad € 43.340,00, per il 50% dei costi di progettazione e, dall’altro, dovrà pagare il saldo, non inferiore ad altri € 43.340,00, ai progettisti delle due opere per il lavoro compiuto con grande professionalità dagli stessi. In totale i cittadini dovranno sobbarcarsi una spesa per un importo non inferiore ad € 86.680,00, senza che sia stata realizzata alcuna opera pubblica, con un palese ed evidente spreco di risorse finanziarie e conseguente danno per le casse comunali. I consiglieri di minoranza, con l’atto ispettivo chiedono di sapere per quale motivo l’Amministrazione Comunale ha ritenuto di non richiedere l’inserimento di detti progetti all’interno di un programma di finanziamento e se da tale comportamento non possa derivarne “danno erariale”, come intende porre rimedio alla situazione venutasi a creare che produrrà al Comune di Roccalumera solo esborsi di denaro ed impoverimento delle casse comunali, senza vedere realizzata nessuna delle opere progettate e tanto pubblicizzate dal Sindaco per anni e quale refluenza avrà sul bilancio comunale l’aggravio di costi che si determinerà a seguito della restituzione delle somme al competente assessorato regionale con l’insorgere di un ulteriore debito fuori bilancio, anche alla luce della sentenza della magistratura contabile della Corte dei Conti che ha già accertato l’abuso da parte dell’Amministrazione Comunale al continuo ricorso alla procedura dei debiti fuori bilancio per importi considerevoli”. I Consiglieri di Minoranza