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giovedì, Novembre 14, 2024
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MASSIMO AVEVA LASCIATO UN BIGLIETTO PRIMA DI SUICIDARSI

Roccalumera – Ha lasciato un biglietto, prima di porre fine ai propri giorni, Massimo Branca, il 35enne  (nella foto) barman di Roccalumera lanciatosi sotto un camion ieri notte sull’autostrada Messina Catania, proprio in faccia all’autogrill Tamoil. Un biglietto indirizzato alla madre e alla fidanzata in cui c’era scritto: “Ringrazio tutti, mia madre, la fidanzata, i testimoni, gli amici, ma non è più il momento che io resti qui”. Poche righe prima del suicidio. Il giovane barman (lavorava in un noto bar-pasticceria di Roccalumera) aveva deciso di sposarsi, pur convinto che il denaro che aveva messo da parte non gli bastasse. Ma per le sue nozze lo stavano aiutando un po’ tutti, dal sarto al pasticcere, dal responsabile della cerimonia al titolare del locale dove sarebbe avvenuto l’intrattenimento. Ma Massimo ormai era convinto di non farcela. Ha scritto poche righe su un foglietto, che ha lasciato sul tavolo di casa, poi è salito sulla sua Fiata Panda ed ha imboccato il casello autostradale con direzione Catania. Erano circa le due di notte. Giunto nell’area di servizio Barracca ha fatto scalo all’autogrill Tamoil. Ha posteggiato la macchina, è entrato nel locale ed ha ordinato un caffè ed una bottiglia piccola di acqua minerale. Ha pagato ed è uscito. Poi con cinica freddezza ha attraversato tutta l’area di servizio ha scavalcato il muretto che delimita la corsia dell’autostrada A/18 (senso di marcia Messina Catania) e si è seduto sul guard rail. Quando ha visto arrivare un camion articolato, Massimo senza pensarci due volte si è buttato contro. L’autista del mezzo pesante non se ne sarà accorto, almeno questa è la convinzione degli inquirenti, perché il giovane pare che sia stato investito con la cabina lato destro e scaraventato nuovamente sul guard rail. Massimo è sbattuto con la testa ed è morto sul colpo. Allertati sono arrivati subito sul posto gli uomini della polizia stradale di Giardini Naxos e i medici del 118, che nulla hanno potuto fare. La Panda è stata portata via dalla polizia, mentre il corpo del 35enne di Roccalumera è stato trasportato al Policlinico di Messina per l’identificazione e l’autopsia. Il fratello Giuseppe, una volta a conoscenza della morte di Massimo, ha tentato di buttarsi sotto un treno in transito, ma è stato trattenuto e salvato da alcune persone che si trovavano lì vicino. Tantissimi amici, venuti a conoscenza del tragico suicidio, hanno depositato un mazzo di fiori nel punto dove Massimo è stato travolto dal Tir. La morte del giovane barman, grande lavoratore, stimato e ben voluto da tutti, ha gettato nella disperazione un intero paese. Il sindaco avv. Gianni Miasi, che si è recato al Policlinico per identificare il corpo, si dichiarato fortemente dispiaciuto per la morte improvvisa di questo giovane, serio, educato e grande lavoratore.

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