Furci Siculo – Se il buon giorno si vede dal mattino, si po’ tranquillamente dedurre, stando alla prima riunione consiliare dell’era Parisi, che per i prossimi cinque anni sarà duro amministrare a Furci. Lo ha manifestato lo stesso presidente del consiglio appena eletto, il dott. Sebastiano Foti (ex sindaco), il quale ha puntualizzato nel corso del suo intervento che “sarà un compito arduo” quello del sindaco Bruno Parisi di poter amministrare. Questa guerra, tra i due schieramenti che si sono presentati alle recenti consultazioni elettorali, nasce dal risultato delle urne. La lista che faceva capo al dott. Bruno Parisi “Furci Libera” si è imposta (per 49 voti) per la corsa al sindaco; la lista avversaria capeggiata dal dott. Mario Balletta “Civiltà e Progresso” ha vinto (per venti voti) la maggioranza in consiglio comunale. Un risultato strano, anomalo, che ha messo ancora una volta i due contendenti l’uno contro l’altro. Dalla prima riunione consiliare ci si aspettava una collaborazione tre le parti, toni ammorbiditi, ed invece è stato uno spietato muro contro muro, che certamente non porterà acqua al mulino e che sicuramente penalizzerà tutto il popolo di Furci. Bisogna incontrarsi e parlare fuori dall’aula consiliare, perché, nella riunione di ieri, si è capito pure che nessuno vuole il male del paese e che tutti si sono dichiarati pronti a collaborare. Ma come ? Tornando alla riunione, dopo la nomina e il giuramento degli eletti, si è passati alla surroga di tre consiglieri diventati assessori con i primi dei non eletti. E così Francesco Rigano, Sarah Vita e Francesco Di Bella sono diventati assessori (insieme ai nominati Nina Foti e Francesco Foti) e al loro posto sono entrati in consiglio Giampaolo Briguglio, Concetto Ralli e Simona Cordaro. Questi tre insieme a Carmelo Freni, Francesco Moschella e Francesco Crinò (quest’ultimo capo gruppo dell’opposizione) compogono la squadra dei consiglieri di minoranza. Composto il consiglio (nove di maggioranza e sei d’opposizione) si è proceduto all’elezione del presidente e del vice presidente del consiglio. Con nove voti sono stati eletti Sebastiano Foti (presidente) e Tino Vinci (vice). Mentre i sei voti dell’opposizione sono andati (stranamente) a Ivan Riganello, giovane consigliere della maggioranza. L’intervento del presidente del consiglio ha creato non poche contestazione, e qualcuno del pubblico è stato anche scorretto e triviale con i giornalisti presenti. In più è stato vietato dal dott. Foti di effettuare riprese televisive e di scattare fotografie. Dopo la nomina di Beniamino Lo Giudice capo gruppo della maggioranza, si è passati al giuramento del sindaco dott. Bruno Parisi, con tutti i consiglieri alzati, che hanno applaudito lungamente. Il primo cittadino non ha potuto replicare perché, secondo il regolamento del presidente, l’intervento va fatto nel corso della prossima seduta consiliare. Anche qui il pubblico ha gridato e fischiato, tanto che si è rischiato di procedere a porte chiuse. Per fortuna si trattava degli ultimi scampoli di una riunione consiliare dura e per certi versi odiosa. E di questo passo non si va da nessuna parte, in nessuna direzione.