L’on. Cateno De Luca ha preferito la piazza di Furci per aprire la campagna elettorale, in vista delle elezioni regionali che si svolgeranno nel mese di aprile. Ha parlato ad un pubblico attento, che si aspettava dal novello Masaniello precisazioni e giustificazioni sui suoi travagliati 18 mesi all’Assemblea regionale siciliana. E lui con veemenza e piglio agonistico ha manifestato le sue aperte battaglie intraprese a Palermo per difendere questa provincia, la sua provincia. Ed è stato anche minacciato per certe scelte che avrebbe sposato, in contrasto col suo partito e con i partiti di maggioranza. Scelte non sempre sagge, prese forse troppo affrettatamente, e che comunque gli hanno procurato non poche difficoltà. Ed ora si ripresenta al cospetto degli elettori, di questi elettori, perché ha lavorato in difesa di questa terra, da solo, riuscendo a portare una serie di contributi per i comuni della fascia jonica del Messinese. Per questo suo irruento modo di fare politica, per i suoi contrasti contro la Casta, per aver sempre rivendicato di aiutare il popolo, la gente povera, i più deboli, l’on. Cateno De Luca è stato paragonato all’agitatore politico napoletano Masaniello, che aveva deciso di lottare da solo contro il “mal governo”. Masaniello, però, non ha avuto la fortuna di ritornare al cospetto della sua gente e richiedere ancora supporto e consensi, De Luca si. Un banco di prova molto importante, a cui gli elettori non potranno sottrarsi.
Pino Prestia
